La Nuova Sardegna

Sassari

La decisione

A Ozieri cala il silenzio: il comitato del Rimedio annulla i festeggiamenti di domenica 15

A Ozieri cala il silenzio: il comitato del Rimedio annulla i festeggiamenti di domenica 15

Il comunicato degli organizzatori: confermate solo le cerimonie e i riti prettamente religiosi

15 settembre 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Sassari La musica della festa del Rimedio non si è fermata nemmeno quando in paese tutti sapevano che il corpicino di Gioele Putzu, 10 anni ancora da compiere, giaceva senza vita sotto quella maledetta porta da calcio che ieri sera, sabato 14 settembre, gli è piombata addosso mentre giocava con alcuni amichetti.

I riti civili della grande e sentita celebrazione religiosa di Ozieri, che aveva come special guest Fedez, è andata avanti, anche quando la valanga di sdegno ha cominciato a invadere le bacheche social di tutto il paese. Critiche che non si sono placate nemmeno davanti al minuto di silenzio che il cantante ha chiesto dal palco.

Perché il paese ha continuato a festeggiare? «Problemi gestionali», si sono apprestati a comunicare ieri gli organizzatori dell’associazione Beata Vergine del Rimedio. «Questioni di sicurezza», ha riferito il primo cittadino di Ozieri, Marco Peralta, che questa mattina ha ribadito il concetto precisando che è stato il commissario di Ozieri a decidere che la festa doveva continuare.

Oggi, mentre in paese è calato un silenzio assordante dopo la nottata di balli e canti, gli organizzatori del Rimedio hanno deciso di annullare i festeggiamenti civili e la processione dei gruppi folk e dei cavalieri previsti per la giornata odierna. Sono confermate soltanto le celebrazioni prettamente religiose. «Una scelta – spiegano in un post su facebook – che avremmo dovuto prendere già da dieri ma impossibilitati per motivazioni di ordine pubblico e tecnico-logistiche alle quali ci siamo dovuti attenere scrupolosamente».

In Primo Piano

Video

Olbia, in migliaia in chiesa per l'ultimo saluto a Gioele Putzu

Tribunale

Olbia, a ottobre il processo per la presunta banda di spacciatori

Le nostre iniziative