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Sassari, i commercianti: «Largo Cavallotti al buio, i clienti scappano»

di Davide Pinna
Sassari, i commercianti: «Largo Cavallotti al buio, i clienti scappano»

I titolari delle attività chiedono al Comune un rapido intervento: «Il salotto della città non merita di essere abbandonato»

08 ottobre 2024
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Sassari «Questo dovrebbe essere il salotto della città, invece siamo al buio: ma ve lo immaginate, lasciare senza lampadine la stanza principale di casa vostra?».

Luce, parcheggi e verde: sono queste i temi principali i dei commercianti di largo Cavallotti, che nei giorni scorsi hanno incontrato due esponenti della maggioranza, i consiglieri comunali Gianluigi Onida e Nicola Ribichesu, per presentare le loro richieste alla nuova amministrazione comunale: «Abbiamo raccolto le istanze e fin da subito consiglio e giunta si metteranno al lavoro per valutarle e dare una risposta» affermano i due.

Una strada deserta

«In questi ultimi due anni le cose sono andate sempre peggio e quest’estate abbiamo toccato i livelli minimi per la tenuta di un’attività commerciale – racconta Letizia Priore, titolare di Logos -. Certi giorni ti affacciavi e la strada era completamente deserta, mentre noi vogliamo far tornare largo Cavallotti a essere una via di passeggio, non di passaggio».

Le fa eco Laura Perella, di Carlo Perella Ottica: «Il problema è che mancano i servizi tutto intorno, quando c’erano i parcheggi in piazza Castello ad esempio, c’era molto più movimento. Oggi invece non è pensabile ritrovarsi a pagare 50 centesimi per 20 minuti di sosta, ovvio che le persone preferiscano i parcheggi gratuiti dei centri commerciali».

Il sistema dei trasporti preoccupa anche Massimiliano Piras di Giada Gioielli: «Bisognerebbe cercare di far tornare le persone dei paesi, magari con fermate all’interno della città, non solo in via Padre Zirano, e corse differenti rispetto a quelle per gli studenti, come succedeva una volta». Discorso molto simile per i turisti: «Ho viaggiato tutta l’estate da Alghero, su pullman carichi di turisti che si ritrovavano in mezzo al deserto di via Padre Zirano, senza alcuna indicazione su come raggiungere il centro storico e molto più vicini a Predda Niedda che alla nostra zona», racconta Letizia Priore.

Disco orario e Ztl

I commercianti sono d’accordo nel non rimpiangere la vecchia zona a traffico limitato, ma la questione parcheggi fa discutere. C’è chi preferirebbe non sparissero: «I nostri clienti quando li trovano liberi li utilizzano» afferma Laura Perella. Ma anche chi, come Letizia Priore, fa notare: «Questi nuovi macchinoni oscurano completamente le vetrine: è molto più bella via Brigata Sassari, senza stalli: si allarga il marciapiede e le persone hanno più spazio per passeggiare». Su una cosa, però, la concordia è assoluta: «Qui c’è il disco orario, ma purtroppo spesso vediamo le stesse macchine parcheggiate tutto il giorno, così i clienti sono costretti a mettersi in doppia fila».

Illuminazione

«Avevamo installato i fili con le lampadine, come in via Brigata Sassari o nel Corso. Ci sono in tante vie e ovunque danno una sensazione di gioia e sicurezza ai passanti. Qui invece ce le hanno fatte levare – raccontano -. Ma anche quando le avevamo non era semplice, utilizzavamo dei supporti già esistenti sui palazzi e dovevamo levarle per il passaggio dei candelieri».

In largo Cavallotti non ci sono lampioni, ma soltanto dei faretti installati sulle facciate dei palazzi: «Sono direzionati male e troppo distanti fra loro, Ma come è possibile che nel cuore della città non ci sia l’illuminazione comunale? – si chiede Massimiliano Piras -. Una volta i lampioni c’erano, poi sono stati tolti. Le persone devono sentirsi sicure quando vengono qui, altrimenti scelgono altre strade: anche noi commercianti abbiamo paura la sera, quando chiudiamo».

Verde e decoro

«Qualche pianta in più certamente non darebbe fastidio, per migliorare l’estetica della via, così come qualche panchina» spiega Letizia Priore. E poi c’è il problema delle troppe saracinesche abbassate: «Le attività che chiudono in poco tempo si trasformano in immondezzai, invece il Comune dovrebbe imporre ai proprietari degli immobili di tenerli in maniera decorosa, ripulirli e magari sistemare dei pannelli artistici sulle vetrine» aggiunge.

Eventi e Natale

Anche in vista delle feste, arriva un appello dei commercianti: «Non si può più pensare che il Natale cominci l’8 dicembre, le pubblicità sono già cominciate e i centri commerciali si preparano da subito dopo Halloween. Ci auguriamo che quest’anno le luminarie arrivino prima dell’Immacolata».

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