La Nuova Sardegna

Sassari

Storia a lieto fine

Sassari, un uomo si lancia nel vuoto all’interno di un palazzo: salvato in extremis da due carabinieri

di Nadia Cossu

	(foto Ivan Nuvoli)
(foto Ivan Nuvoli)

Un 40enne ha tentato di togliersi la vita. Due militari in servizio al radiomobile lo hanno agganciato per la cintura all’ultimo istante

11 ottobre 2024
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Sassari Due minuti di fatica, di paura, di pensieri che scorrono velocissimi nella mente di due carabinieri: “Dobbiamo farcela, non molliamo, non possiamo perderlo”. E sebbene le forze venissero meno e la vista a tratti si annebbiasse, i due militari in servizio nel reparto radiomobile dell’Arma di Sassari sono riusciti in una delle più belle imprese che tutti gli uomini e le donne in divisa vorrebbero raggiungere nel proprio lavoro: salvare una vita.

E’ successo tutto alcuni giorni fa a Sassari, in via Coppino. Una prima telefonata al 112 segnalava la presenza per strada di una persona sospetta che indossava un pigiama, lo sguardo perso, un incedere lento e poco rassicurante. Andava avanti e indietro e sembrava irrequieta. Quando la pattuglia del radiomobile è arrivata sul posto non c’era però nessuno, i due carabinieri in servizio sono scesi dall’auto e hanno perlustrato la zona. Poi la nuova segnalazione: “Quell’uomo è entrato in un palazzo”. 

Ed effettivamente la persona in questione, un 40enne, era salito fino al terzo piano di un condominio che si affaccia su via Coppino e dal parapetto guardava giù verso l’androne. I due militari hanno cominciato a parlargli mentre salivano le scale, hanno provato a rassicurarlo, chiedendogli se ci fosse qualcosa che lo affliggesse. Nessuna risposta. L’uomo non reagiva e i suoi occhi si perdevano in quei dieci metri di vuoto che lo separavano dall’androne del palazzo. Quando finalmente lo hanno raggiunto nel pianerottolo hanno continuato a parlargli, gli spazi erano strettissimi e avvicinarsi era difficoltoso oltre che pericoloso.

All’improvviso, inaspettatamente, il quarantenne ha fatto un balzo in avanti, ha scavalcato il parapetto in muratura e si è lanciato. Chi ha assistito alla scena ha raccontato di una frazione di secondo nella quale il primo carabiniere è riuscito incredibilmente ad afferrare l’uomo per un braccio rischiando di finire giù insieme a lui.

Due interminabili minuti nei quali le gambe e una parte del corpo del 40enne erano a penzoloni nel vuoto mentre il militare provava a tirarlo su con tutta la forza possibile. Fino a quando anche il collega, visti gli spazi ridottissimi, è riuscito ad avvicinarsi e ad agganciarlo per la cintura dei pantaloni. Insieme, con un ultimo estenuante sforzo, i due carabinieri sono finalmente riusciti a portarlo in salvo.

Nel palazzo c’era anche un medico che ha prestato i primi soccorsi all’uomo, in evidente stato confusionale. Quindi l’arrivo dell’ambulanza del 118 e il trasporto in ospedale.

E il grazie infinito ai due militari da parte delle persone che hanno assistito a un intervento esemplare, vivendo momenti di reale terrore ma anche il sollievo di veder sottrarre alla morte la vita di un giovane uomo.

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