La Nuova Sardegna

Sassari

Il taglio del nastro

A Sassari apre Inside Aut, giovani neurodiversi al lavoro per dimostrare il valore dell’inclusione

di Giovanni Bua
A Sassari apre Inside Aut, giovani neurodiversi al lavoro per dimostrare il valore dell’inclusione

Nel circolo inaugurato dalla Fondazione Medas camerieri e baristi sono nove ragazzi con autismo: «Gridiamo al mondo che anche noi possiamo avere un nostro posto»

2 MINUTI DI LETTURA





Sassari C’è Gabriele e Vittorio, Baingio e Roberto, Adrea, Giuseppe, Christian, Lorenzo ed Elisa. Sono la “brigata” di baristi e camerieri di Inside Aut, il circolo privato targato Fondazione Medas che questa mattina, mercoledì 4, ha inaugurato in via Madrid.

Sono tutti neurodiversi, ma non vogliono che la loro diversità diventi stigma o ghetto. E con determinazione e coraggio vogliono imparare un lavoro e dimostrare a se stessi e agli altri che anche per loro c’è un posto nel mondo.

«Oggi è il primo giorno di una bellissima avventura di tanti nostri ragazzi che dai 16 anni hanno deciso di intraprendere un percorso di autonomia importante: l’autonomia lavorativa - racconta Irene Pinna, presidente della Fondazione Lorenzo Paolo Medas, che segue oltre 60 famiglie con un figlio autistico - Questo gli consentirà di formarsi al punto di poter essere assunte in qualunque realtà neurotipica, cioè quella che viene comunemente definita normale, nella speranza che tanti imprenditori siano sensibili al tema e si rendano conto che ci sono tante abilità dietro una neurodiversità come ad esempio l'autismo. Gran parte dei nostri progetti sono proprio improntati in questi termini cioè creare opportunità per questi ragazzi di potersi immettere nella società senza che ci sia lo stigma che segue in ogni situazione, al quale noi purtroppo dobbiamo imputare la maggior parte della chiusura nei loro confronti, perché si pensa che neurodiversità equivale a incapacità ed è una cosa terribile, perché questo non è assolutamente vero».

«Abbiamo creato un'associazione specifica per gestire Inside Aut - spiega il presidente del circolo, e pedagogista Antonio Ruiu -un circolo privato che ci consente intanto di selezionare le persone che potranno accedere perché si dovranno tesserare, e di non avere limiti d'orario. I ragazzi che lavoreranno con noi sono 9 e inzialmente apriremo per gli apertivi di mattina e di sera. Chiaramente saranno presenti degli educatori e i ragazzi potranno fare un percorso molto inclusivo e questo anche grazie a un progetto bellissimo che la Asl, grazie finanziamenti del Ministero della Disabilità e della Regione Sardegna, ci ha consentito di portare avanti. Tutto ciò consente ai ragazzi di sviluppare un progetto di autonomia e di vita. Crescere, mettersi alla prova, trovare un lavoro, anche fuori da questo circolo. Urlare al mondo che ci siamo, che ci sono».

«Ho 21 anni e sono uno dei lavoratori dell’Inside Aut – racconta Christian -. Da oggi lavorerò in questo circolo e imparerò tante cose. Spero che l’esperienza mi porti la mia autonomia e aiuti anche persone neurodiverse a entrare nel mondo del lavoro e non essere discriminare come putroppo, troppo spesso, succede». (foto Ivan Nuvoli)

Primo piano
Le storie

Boe, Mesina, Vallanzasca e tutti gli altri: le evasioni riuscite e tentate dal carcere nell’isola

Le nostre iniziative