La rissa di ferragosto al Touch: due giovani citati a giudizio
Chiuse le indagini sulla notte di violenza nella discoteca ad Alghero
Alghero Mentre uno “colpiva la persona offesa con tre violenti pugni al volto”, l’altro “la tratteneva da dietro, cingendole il collo con un braccio”. La ricostruzione della sanguinosa rissa avvenuta nella discoteca Touch on the beach di Alghero la notte tra il 14 e il 15 agosto dell’anno scorso è contenuta nell’avviso di conclusione delle indagini che il pubblico ministero Angelo Beccu ha notificato lo scorso gennaio a due giovani ai quali è stato contestato il reato di lesioni aggravate. Si tratta dell’indagato della prima ora, ossia il 30enne senegalese (difeso dall’avvocato Claudio Mastandrea e da molti giovani presenti quella sera indicato come uno degli addetti alla sicurezza) che avrebbe materialmente colpito la vittima: un ragazzo di 23 anni, (tutelato dall’avvocato Filippo Carta). Imputato insieme a lui anche un 29enne di Sassari (assistito dall’avvocato Francesco Chessa) che gli permise di colpire il 23enne perché – come era emerso dalle immagini di un video – aveva tenuto ferma la persona offesa bloccandola con un braccio. Per quest’ultimo il procedimento va avanti separatamente, mentre per il senegalese è arrivata la citazione a giudizio. Il giovane dovrà comparire davanti alla giudice Claudia Sechi il 12 giugno per l’avvio del processo a suo carico. Al trentenne è arrivata un’altra citazione a giudizio – stavolta davanti al giudice di pace – per lesioni e minacce nei confronti di un’altra persona, un 22enne che avrebbe colpito con un pugno alla nuca facendolo cadere a terra. Questo ragazzo è sia persona offesa (sempre con l’avvocato Carta) che imputato. Perché, in base alla ricostruzione di quella serata di follia, anche lui aveva spinto e fatto cadere a terra il trentenne di colore. Che aveva quindi reagito spingendolo a sua volta. L’udienza davanti al giudice di pace è fissata per il prossimo 28 marzo.