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Vertenza Conforama, il colosso del mobile sospende i trasferimenti

Il Maxi store Conforama a Predda Niedda
Il Maxi store Conforama a Predda Niedda

Mediazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy con i sindacati. Piccola schiarita per i punti vendita di Sassari e San Sperate

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Sassari Piccola schiarita nella vertenza Conforama, approdata al Mimit, che coinvolge i circa 1.100 lavoratori in tutta Italia tra cui quelli dei punti vendita di SassariSan Sperate.

Su richiesta delle organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha convocato il primo tavolo di confronto con la direzione societaria, alla presenza dei rappresentanti aziendali, delle federazioni di categoria territoriali e nazionali, insieme alle rispettive confederazioni, e delle rappresentanze sindacali.

Al centro del confronto, le incertezze sulla gestione aziendale e l’assenza di un chiaro piano industriale, elementi che destano forte preoccupazione per il futuro occupazionale e per la stabilità del gruppo. I sindacati hanno denunciato la mancanza di corrette relazioni industriali e la gestione unilaterale di decisioni impattanti, come i trasferimenti di lavoratrici e lavoratori a centinaia di chilometri di distanza, disposti senza alcun coinvolgimento delle rappresentanze sindacali.

Il Mimit ha sollecitato l’azienda a costruire un percorso di rilancio condiviso, evitando decisioni unilaterali e garantendo il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. A seguito delle pressioni ministeriali e sindacali, Conforama Italia ha accettato di sospendere i trasferimenti già comunicati ai dipendenti e di riaprire il confronto con Filcams, Fisascat e Uiltucs, impegnandosi a presentare il nuovo piano industriale.

Il confronto proseguirà con una nuova convocazione al Mimit, fissata per il 23 aprile, alla presenza delle parti sociali e degli attori istituzionali coinvolti nei possibili impatti territoriali. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs esprimono una prima valutazione positiva sull’avvio del confronto, ribadendo che solo attraverso il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori sarà possibile individuare soluzioni concrete per superare la crisi e garantire il futuro occupazionale del gruppo.

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