La Nuova Sardegna

Sassari

Pesca di frodo

Scempio ambientale in riva al mare: oltre 5mila ricci aperti e abbandonati

Scempio ambientale in riva al mare: oltre 5mila ricci aperti e abbandonati

Lunga la costa di Alghero il ritrovamento della compagnia barracellare

2 MINUTI DI LETTURA





Alghero Circa 5.000 ricci di mare abbandonati lungo la costa a Nord della città sono stati scoperti dal personale della compagnia barracellare algherese. Molto probabilmente sono ricci pescati abusivamente, svuotati della pregiata polpa per rivenderla.

Del ritrovamento sono stati informati i vertici del Parco di Porto Conte - Area Marina Protetta, oltre che del Comune. Ennesimo scempio che ha portato i vertici comunali e del parco a chiedere maggiori controlli nel territorio, in particolare da parte degli agenti del corpo forestale e dei barracelli con questi ultimi che, nei prossimi giorni, saranno impegnati nel posizionamento di ulteriori foto-trappole per individuare i responsabili.

La pesca di frodo del riccio di mare è un fenomeno che si ripete da tempo, nonostante controlli e sanzioni. «Esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione – hanno detto il presidente del Parco, Emiliano Orrù, e il presidente della commissione consiliare ambiente Christian Mulas -. Nonostante il divieto assoluto di raccolta dei ricci e la raccolta contingentata consentita esclusivamente agli operatori autorizzati, assistiamo con dispiacere alla continua violazione delle regole, con il risultato di un paesaggio naturale rovinato da inciviltà e degrado. I gusci abbandonati non sono solo una chiara evidenza di un comportamento irresponsabile, ma costituiscono un serio pericolo per l’ecosistema marino locale, compromettendo la biodiversità e minacciando l’equilibrio dell’ambiente. È fondamentale – proseguono Orrù e Mulas – che tutti i cittadini e le istituzioni uniscano le forze per proteggere il nostro patrimonio naturale e contrastare queste azioni dannose con maggiore rigore e consapevolezza. Inoltre – concludono – invitiamo le persone ad evitare di acquistare prodotti non certificati perché, non essendo tracciati, possono anche causare gravi problemi di salute». (n.n.)

Primo piano
La doppia tragedia

Il giallo dei fidanzati: cosa sappiamo, le accuse del fratello di Manola, le indagini

Le nostre iniziative