La Nuova Sardegna

L’allarme

Il burnout entra a scuola e provoca disagio

di Sara Nanu*
Il burnout entra a scuola e provoca disagio

Troppi impegni, eccessive aspettative e salta l’equilibrio fisico e mentale

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Il burnout è un fenomeno legato all’ambiente lavorativo riguardante la difficoltà nel gestire carichi di lavoro troppo pesanti causando stress e demotivazione. Questo fenomeno si sta diffondendo anche fra gli studenti a causa della pressione costante del rendimento scolastico, agli impegni extracurricolari e alle alte aspettative. Si manifesta come un insieme di stanchezza cronica, motivazione e senso di inefficacia, portando spesso a un calo nelle prestazioni e ha problemi di salute mentale. Molti si trovano a dover gestire un carico di studio eccessivo, causando ansia e stress. A questo si aggiunge la difficoltà di unire studio e attività extracurricolari, la mancanza di equilibrio tra studio e tempo libero porta molti studenti a sacrificare il sonno alla vita sociale. Un altro elemento che favorisce il burnout è la costante connessione digitale.

Infatti i social media possono amplificare il paragone con gli altri, facendo sì che il proprio impegno risulti insufficiente rispetto a quello degli altri; questo confronto continuo alimenta sentimenti come l’insicurezza, stanchezza costante, la difficoltà di concentrazione, il senso di distacco emotivo dallo studio, sensazione generale di insufficienza. Nei casi più gravi disturbi del sonno, ansia, depressione e attacchi di panico. È fondamentale riconoscere i propri limiti, concedersi dei momenti di pausa senza sensi di colpa e organizzare il proprio studio evitando di procrastinare per ridurre lo stress. Un aspetto sottovalutato è l’importanza dell’esercizio fisico, una giusta alimentazione e un adeguato riposo. Il cambiamento deve essere sistematico, con programmi di educazione emotiva, la riduzione della pressione valutativa e un approccio più umano alla didattica. È importante creare spazi di ascolto e supporto psicologico accessibili a tutti. Bisogna costruire un percorso di apprendimento più sano, in cui il successo non viene misurato solo attraverso i voti, ma attraverso l’impegno e la qualità della vita e della salute mentale.

*Sara studia al liceo Michelangelo Pira di Siniscola

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