La Nuova Sardegna

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Scontri fra ultras a Palazzolo: Daspo di un anno

Processato e rimesso in libertà il sardo arrestato dopo la rissa con i supporter del Brescia

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BRESCIA. Arresto convalidato e un anno di Daspo. Si è concluso così il processo per direttissima nei confronti di Thomas Testa, il cagliaritano di 26 anni arrestato a Palazzolo Sull’Oglio per gli scontri tra le tifoserie del Brescia e del Cagliari poco più diun’ora prima dell'amichevole tra le due squadre.

Testa, difeso dagli avvocati Marcella Cabras e Paolo Botticini, dopo aver trascorso il fine settimana nelle camere di sicurezza della questura di Brescia, ieri è stato processato. I suoi legali hanno ottenuto i termini a difesa e il giovane è poi tornato in libertà in attesa della prossima udienza che è stata programma per il mese di settembre, quando Testa dovrà tornare a Brescia. Il giudice ha disposto il Daspo di un anno che vieterà al “tifoso” rossoblù di assistere a qualsiasi avvenimento sportivo, ed è probabile che per lui scatti l’obbligo di firma da espletare alla stessa ora delle partite che vedranno impegnata la formazione rossoblù.

Lo stesso provvedimento anche per l'altro ultrà fermato dopo gli scontri: il bresciano Francesco Sedamoni, anche lui 26 anni, accusato di rissa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, dopo la convalida dell'arresto è tornato in libertà ma con un Daspo di un anno.

I due protagonisti insieme ad almeno altri ottanta scalmanati, sono stati identificati dai video a disposizione degli inquirenti, che durante la gara hanno visionato i filmati in maniera minuziosa e provveduto all’arresto. Non è da escludere che nei prossimi giorni possano scattare altri provvedimenti analoghi nei confronti dei protagonisti di un episodio vergognoso, che ha creato all’esterno dello stadio di Palazzolo momenti di grandissima tensione.

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