La Dinamo all’assalto dello Strasburgo
di Andrea Sini
Alle 20,30 al PalaSerradimigni la sfida con i francesi. Pozzecco: «Lavoriamo per crescere e arrivare sino in fondo»
13 novembre 2019
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SASSARI. Dimenticare il Taliercio, sfruttare al massimo il fattore campo, mantenere la vetta del girone. Compiti a casa per la Dinamo Banco di Sardegna, che torna in campo stasera alle 20,30 nel quinto turno della Champions League. Al PalaSerradimigni arrivano i francesi del Sig Strasburgo, che sinora hanno conquistato 2 vittorie e collezionato altrettante sconfitte. I sassaresi, che di gare ne hanno vinto 3, puntano ad allungare.
«Sappiamo di dover sfruttare al meglio le partite in casa – ha detto ieri coach Gianmarco Pozzecco –, quelle in trasferta sono sempre più difficoltose anche perché noi, anche se non lo diciamo mai, abbiamo uno scalo in più e spesso dobbiamo prendere tre aerei. Strasburgo è una squadra esperta allenata da un coach altrettanto esperto, è un’avversaria che sulla carta ha tutto per poter vincere questa competizione. Come ha detto Evans – parole che mi hanno fatto piacere perché dette da un giocatore umile- anche noi siamo una squadra che può arrivare in fondo e vogliamo lavorare per poterlo fare. Il processo di crescita deve portarci ad avere consapevolezza nei nostri mezzi e convincerci, partita dopo partita, di poterlo fare. Non possiamo che essere felici di avere un obiettivo importante».
Pozzecco, che ha anche colto l’occasione per fare i complimenti ai ragazzi dell’Atletico Oristano Aipd, freschi vincitori del titolo italiano della categoria C21 («ho avuto la fortuna di conoscere i ragazzi quest’estate e sono molto orgoglioso di loro»), è tornato anche sull’amara sconfitta di domenica in casa della Reyer Venezia. «Sono contento e orgoglioso dei miei ragazzi che hanno giocato partita intensa contro una squadra tosta, dal budget superiore al nostro. È una sconfitta che non fa male se non perché a due secondi dalla fine avevamo assaporato gusto della vittoria. Siamo usciti a testa alta e continua il nostro processo di crescita, sappiamo che c’è della strada da fare e devo lavorare su aspetti psicologici di alcuni giocatori. Ma sono contento di tutto ciò che tutti ragazzi stanno dando, anche chi ha giocato partita sottotono dal punto di vista dei numeri. Per approccio, determinazione e voglia di vincere non posso lamentarmi di nessuno. Sappiamo che questo sport è così, da allenatore la parte più importante è che i ragazzi siano “on the same page”. Stiamo tutti sfogliando questa sorta di libro per capire quale sia la pagina giusta e quella in cui stiamo bene tutti. Non vivo di risultati – ha concluso Pozzecco – anche se la cosa più bella è vincere ma non è la più importante».
«Sappiamo di dover sfruttare al meglio le partite in casa – ha detto ieri coach Gianmarco Pozzecco –, quelle in trasferta sono sempre più difficoltose anche perché noi, anche se non lo diciamo mai, abbiamo uno scalo in più e spesso dobbiamo prendere tre aerei. Strasburgo è una squadra esperta allenata da un coach altrettanto esperto, è un’avversaria che sulla carta ha tutto per poter vincere questa competizione. Come ha detto Evans – parole che mi hanno fatto piacere perché dette da un giocatore umile- anche noi siamo una squadra che può arrivare in fondo e vogliamo lavorare per poterlo fare. Il processo di crescita deve portarci ad avere consapevolezza nei nostri mezzi e convincerci, partita dopo partita, di poterlo fare. Non possiamo che essere felici di avere un obiettivo importante».
Pozzecco, che ha anche colto l’occasione per fare i complimenti ai ragazzi dell’Atletico Oristano Aipd, freschi vincitori del titolo italiano della categoria C21 («ho avuto la fortuna di conoscere i ragazzi quest’estate e sono molto orgoglioso di loro»), è tornato anche sull’amara sconfitta di domenica in casa della Reyer Venezia. «Sono contento e orgoglioso dei miei ragazzi che hanno giocato partita intensa contro una squadra tosta, dal budget superiore al nostro. È una sconfitta che non fa male se non perché a due secondi dalla fine avevamo assaporato gusto della vittoria. Siamo usciti a testa alta e continua il nostro processo di crescita, sappiamo che c’è della strada da fare e devo lavorare su aspetti psicologici di alcuni giocatori. Ma sono contento di tutto ciò che tutti ragazzi stanno dando, anche chi ha giocato partita sottotono dal punto di vista dei numeri. Per approccio, determinazione e voglia di vincere non posso lamentarmi di nessuno. Sappiamo che questo sport è così, da allenatore la parte più importante è che i ragazzi siano “on the same page”. Stiamo tutti sfogliando questa sorta di libro per capire quale sia la pagina giusta e quella in cui stiamo bene tutti. Non vivo di risultati – ha concluso Pozzecco – anche se la cosa più bella è vincere ma non è la più importante».