SASSARI. L’eco degli applausi del PalaSerradimigni il giorno dopo non si è spento, tracima dall’argine delle tribune e si spande sui social, in un fiorire di complimenti per la Dinamo. Battuta sì ma non vinta da Milano, perché contro una Milano come questa e per di più in una serie di più partite sarebbe stata dura per chiunque. Anche per la migliore Dinamo, che saluta chiudendo fra le prime quattro una stagione che a un certo punto la vedeva arrancare in coda alla classifica, anche penultima. Applaude coach Piero Bucchi e i tifosi applaudono lui, applaude il presidente Sardara (deplorato dal giudice sportivo per le “reiterate proteste e il comportamento irriguardoso nei confronti degli arbitri”) e i tifosi applaudono anche lui.
E tutti applaudono Sassari per il bel campionato, per la svolta in positivo segnata con l’arrivo di Bucchi, Kruslin, Robinson, Bilan. Il coach e tre quinti del quintetto, per rimediare alle scelte iniziali che non davano dividendi ma solo sottrazioni. Il giorno dopo gli applausi cominciano a sfumare, al palazzetto sono rimaste le imprese che ora hanno campo libero per procedere nei lavori di ampliamento mentre nelle stanze della sede sociale di via Roma dopo una breve pausa si comincerà già a ragionare sulla prossima stagione. Nei giorni scorsi il general manager Federico Pasquini è stato particolarmente impegnato nel mettere a punto l’ossatura della formazione femminile, che per la terza volta consecutiva disputerà la A1 e per la seconda sarà presente in Europa, ma non ha mai perso di vista il mercato maschile.
Chi ha tempo non aspetti tempo, chi tardi arriva male alloggia e i ragionamenti sono stati già avviati, partendo da chi ha il contratto vivo come Treier, Gentile e Devecchi. A comandare come sempre sarà il budget, ma non è un segreto che l’intenzione di Bucchi e Pasquini sia quella di ripartire da una base solida, costituita da chi in questa stagione ha garantito maggiore affidabilità. Bendzius per esempio, Robinson e Burnell al quale per la terza stagione può essere rinnovata la fiducia, dandogli un bonus per il periodo iniziale di appannamento.
Sarà difficile trattenere Bilan, che punta e merita l’alta Europa, e Kruslin potrebbe vedersi proporre un prolungamento ma non più come uomo da quintetto, nell’ottica di una crescita generale del roster, mentre difficilmente verranno confermati Logan, Chessa e Gandini. Differente il discorso per Diop, italiano, il cui contratto è in scadenza. Se ne parlerà presto, il fatto di essere usciti un po’ prima dai playoff può essere un vantaggio per guadagnare tempo.