Addio a Mazzone, il cordoglio del Cagliari Calcio e di Claudio Ranieri: «Grazie di tutto, Mister»
La società rossoblù affida il cordoglio a un lungo comunicato stampa: «Se ne è andato un pilastro nella storia del calcio italiano e di quella rossoblù»
Cagliari Il presidente Tommaso Giulini e tutto il Cagliari Calcio si stringono alla famiglia di Carletto Mazzone in questo momento di lutto: «Un uomo e un allenatore indimenticabile, grazie di tutto Mister», scrive Giulini sui social.
Ma la società rossoblù affida il cordoglio anche a un lungo comunicato stampa: «Se ne è andato uno dei più grandi, un pilastro nella storia del calcio italiano e in quella rossoblù. Tutto il Cagliari con i suoi tifosi piange oggi Carlo Mazzone. Nato a Roma, ascolano d’adozione per via dei nove anni da calciatore passati nella Marche, ha lasciato il suo segno indelebile anche in Sardegna, tra i mister più amati. Arriverà nell’Isola nell’autunno del 1991 e saranno due stagioni indimenticabili, soprattutto la seconda: 37 punti in classifica, sesto posto e storica qualificazione alla Coppa Uefa nel tripudio dello stadio Sant’Elia dopo il 4-0 al Pescara».
E ancora: «Ritornerà sulla panchina del Cagliari nell’autunno del 1996: questa volta la sfida è ancora più complessa, serve una rimonta dopo l’avvio in salita. La rincorsa, raggiunto lo spareggio per restare in A, si fermerà questa volta sul più bello, con le lacrime del mister e di tutto un popolo. Le strade si divideranno, ma resterà sempre un legame forte, indissolubile. L’amore reciproco verrà ribadito ad ogni occasione, dentro e fuori dai campi. La storia di Mazzone è fatta di schiettezza, amore per lo sport, competenza e senso di appartenenza ovunque sia andato. Insegnamenti che sono riferimento per tutti e che resteranno forti anche adesso che il Mister non c’è più».
A commentare sgomento è anche Claudio Ranieri: «La notizia della scomparsa di mister Mazzone mi rende profondamente triste, se ne è andato un maestro di calcio, un grande uomo», dice l’allenatore rossoblù. «Ci legano tanti bei ricordi: fu mio allenatore a Catanzaro, mi scelse come capitano. Puntiglioso nella preparazione della gara, non lasciava mai nulla al caso. E nella gestione dei rapporti con la squadra era sempre schietto, diretto, sincero: ti parlava con il cuore. In questo difficile momento il mio pensiero va alla famiglia e a tutti i suoi cari».