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Addio alla Torres femminile, ecco la Women: ripartirà dall’Eccellenza

di Antonello Palmas
Addio alla Torres femminile, ecco la Women: ripartirà dall’Eccellenza

Fallito il tentativo del sodalizio erede di quello dei record nazionali. In Figc si presenta un nuovo gruppo, dietro c’è sempre Budroni

17 ottobre 2023
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Sassari C’era una volta la Torres femminile, ora ce n’è un’altra. Il club erede di quello omonimo che tra gli anni 90 e i primi tre lustri del nuovo millennio ha dominato la scena italiana, sparisce dopo 8 anni di vita tra serie C e Serie B, cui ha rinunciato la scorsa estate per problemi economici, per lasciare il posto a un altro sodalizio appena creato. Si chiamerà Women Torres e ripartirà dalla Eccellenza regionale, un torneo con una decina di squadre. Dietro c’è sempre il patron Andrea Budroni, che formalmente non appare tra i dirigenti, al cui capo c’è la compagna Ornella Udassi.

Dopo aver conquistato nelle ultime giornate una difficile salvezza in Serie B al termine di una stagione burrascosa minata da pesanti problematiche interne sfociate nel cambio della guida tecnica, la società che pure era partita con idee di grandezza, e cioè rinverdire i fasti della Torres dei tanti trofei vinti (sette scudetti, otto Coppa Italia, sette Supercoppe italiane) ha rinunciato alla serie cadetta di fatto alzando bandiera bianca di fronte alle difficoltà nel gestire una realtà del genere la cui portata era stata probabilmente sottovalutata.

Il presidente Andrea Budroni, in seguito alla rinuncia alla B decisa dopo aver pagato l’onerosa iscrizione («un passo indietro che andava fatto. La B ti porta ad avere un impegno costante h24» aveva spiegato) aveva fatto richiesta di partecipare alla Serie C, sempre a carattere nazionale ma che «avrebbe dato possibilità di rifiatare sotto il profilo economico e personale».

La Lega nazionale dilettanti ha però rifiutato la proposta forse insospettita dalla richiesta di un cambio tra due campionati che prevedono comunque trasferte in continente, e ha girato la pratica alla Figc regionale, il cui massimo torneo femminile è proprio l’Eccellenza. Il fatto è che a questo torneo regionale, dal quale la Torres femminile per bocca di Budroni aveva dichiarato di volere ricominciare con le giovani, il club rossoblù non si è mai iscritto. La federazione ha atteso i tempi tecnici, quindi nei giorni scorsi ha dichiarato “inattiva” la società Torres femminile. Un atto dovuto che ha lasciato sorpresi. Nel frattempo però un altro gruppo di dirigenti ha fatto richiesta di iscrizione ai ranghi federali con il nome di Women Torres.

Che è successo?
«Non è successo niente, è un’altra società – spiega Andrea Budroni – ma dietro ci sono sempre io. Il fatto è che non avevo più le stesse persone di prima al mio fianco, così ho pensato di cambiare nome, dare una rinfrescata, dandogli un tocco di internazionalità sull’onda di tanti altri club che hanno aggiunto la parola “Women”. Sassari Torres femminile era un po’ lungo, e d’altra parte uno dei primi nomi della vecchia Torres femminile era simile, Sassari Woman».

Cambiare denominazione non sarebbe stato più semplice invece che creare un nuovo club?
«È tutto legato a questioni burocratiche e la presenza momentanea di nuovi dirigenti in prima linea è stata ritenuta opportuna in relazione ad alcuni progetti europei su cui stiamo lavorando. Ma in realtà abbiamo sempre parlato di Budroni “patron”, e io sono sempre il patron, con Tore Arca (l’unico vero legame con la Torres femminile del passato, è lui che da allenatore ha vinto tanti trofei, ndc) che resta direttore generale».

Prevista una prima squadra in Eccellenza 
«È pressoché completa, al gruppo delle Primavera sono state aggiunte delle ragazze sarde di una certa esperienza, l’allenatore come già annunciato è Pierpaolo Casu – dice Budroni – Dietro abbiamo una under 12 che ha avuto un vero boom di iscrizioni, ci ha sorpreso».

Sparite invece le la squadra under 15-under 16. 
«Ce l’hanno “fregata”, ma Dio vede e provvede».

Insomma il calcio femminile sassarese ricomincia ancora una volta da zero, con una quarta era che si spera possa essere quella della stabilità e della crescita del movimento con le ragazze locali. Gli allori e i trionfi fanno parte del passato e potrebbero tornare solo se non li si metterà già ora nel mirino.

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