Da Salerno segnali positivi per il Cagliari
Nonostante la beffa finale, i rossoblù sono sembrati in crescita. Domenica alla Domus la sfida conl Frosinone alle 12,30
Cagliari Da Salerno il Cagliari è tornato con la convinzione che nel campionato di serie A c’è posto anche per lui. Magari l’epilogo poteva essere migliore con la vittoria che ormai i rossoblù avevano in tasca e con l’ultimo posto in classifica lasciato alla squadra di Pippo Inzaghi. Ma inutile recriminare su quello che sarebbe potuto essere. Occorre invece ripartire con convinzione considerando che ora il calendario regala due partite consecutive in casa contro il Frosinone e il Genoa.
Le note positive. Il Cagliari all’Arechi ha sempre tenuto il pallino del gioco in mano, a parte la sfuriata peraltro poco consistente di avvio partita da parte della Salernitana. Poi Claudio Ranieri, con il 4-3-1-2 disegnato nell’occasione ha schermato gli avversari e trovato diverse soluzioni d’attacco . Non solo il lancio per lo scatenato Luvumbo, ma anche frequenti cambi di fronte e cross da entrambi i lati del fronte offensive.
Importante anche il recupero di Marco Mancosu, capace di dare più sostanza all’attacco cagliaritano. Non è da sottacere anche il recupero di Goldaniga e Viola, due della vecchia guardia che possono dare tanto alla causa. Bene Luvumbo, alla sua terza segnatura stagionale. Si dirà che forse il Cagliari è dipendente in tutto dall’angolano. A non va dimenticato che l’attacco rossoblu è penalizzato dall’assenza di Lapadula, forse già disponibile domenica.
Le note negative. Il Cagliari ha pagato i black out nella fase finale, e anche prima, nonostante la Salernitana giocasse senza avere un’idea di cosa fare del pallone, sono stati diversi gli errori sia nei passaggi che nelle chiusure. Errori che se fatti con formazioni di maggiore levatura, come già avvenuto nella prima parte del campionato, vengono sempre o quasi sempre puniti.
Capitolo a parte i due gol subiti nel finale. Il primo nasce da un passaggio poco incisivo in area da parte della squadra granata, un pallone su cui Obert ha ciccato l’intervento, lasciando la sfera alle punte granata con Dia che non ha fallito. Il secondo invece è scaturito da una grande ingenuità di Nicolas Viola nella chiusura su Legowski. Le braccia larghe per controllare l’avversario dentro l’area si sono rivelate un boomerang, concedendo a un passo dal traguardo il rigore del 2-2 agli avversari.
Le proteste di fine gara. L’adrenalina scorreva a fiumi ieri a fine gara a Salerno. La vittoria sfuggita in extremis su rigore ha provocato la reazione della società rossoblu. Silenzio stampa e il ds Bonato che è andato in sala stampa parlando di un rigore che ha “penalizzato la squadra. Quella decisione di arbitro e Var pesa sul risultato finale e sul campionato”. Poi è intervenuto anche il presidente Tommaso Giulini che su X ha scritto “La tecnologia si usa in modo democratico o non si usa”, riferendosi a un contrasto dubbio in area su Prati non esaminato dal Var. Proteste che vanno ora messe da parte. Domenica c’è già un’altra battaglia per sopravvivere.