Il capitano del Latte Dolce Marco Cabeccia: «Colpo di mano? Io l’avrei ammesso
Il bomber parla del gol contestato che domenica 12 novembre ha regalato la vittoria all’Atletico Uri: «È stato un errore arbitrale, noi abbiamo subito protestato ma inutilmente. Perdere così fa male»
Sassari Una rete con la mano non vista dall'arbitro che sta facendo discutere. Una schiacciata da pallavolo effettuata dal capitano dell'Atletico Uri Alessio Fadda ha condannato domenica scorsa il Latte Dolce alla sconfitta in casa per 1- 0. Tra un mare di polemiche. Marco Cabeccia, 36 anni, difensore-mediano, capitano e bandiera del Latte Dolce, è un calciatore (ex Torres, Spal, Crotone e Venezia tra le altre) che nella sua carriera ne ha viste tante. Ora si aggiunge questo controverso episodio.
Capitano, al posto di Alessio Fadda avrebbe ammesso di aver segnato con la mano facendo annullare la rete?
«Lungi da me giudicare un collega. Tuttavia, a mente fredda, la mia risposta è sì, lo avrei ammesso. Ci sta che a volte in un'azione concitata si possa effettuare una deviazione col braccio ma quello che è successo domenica scorsa è difficile da accettare».
Eppure l'arbitro era vicino all'azione.
«È proprio questo il problema. Noi abbiamo subito protestato, anche col suo assistente. Ma è stato inutile. Quello che tutti hanno visto dalla tribuna è stato ignorato dalla terna, che invece non ha ravvisato nessuna irregolarità. Eppure lo stesso Alessio Fadda era ben visibile anche per una fascia bianca vistosa che indossava sul capo, dopo uno scontro nel primo tempo».
È mancato il cosiddetto fair play da parte della squadra ospite?
«Non voglio aggiungere altre polemiche. In questi giorni si sono dette già troppe cose. Ormai è andata così. L'Atletico Uri è certamente una bellissima squadra, una realtà del calcio sardo. Una formazione molto compatta, che fuori casa non ti lascia giocare. Domenica il pareggio sarebbe stato comunque il risultato più giusto. Ma nel calcio contano gli episodi».
Come giudica sinora il vostro campionato?
«Positivamente. La serie D è un campionato difficile ed equilibrato. Ogni partita è una lotta. Siamo comunque in una buona posizione di classifica, pur penalizzati da episodi negativi, almeno tre con quello di domenica scorsa. Abbiamo però il dovere di reagire». Dove può arrivare il Latte Dolce?
«Il nostro obiettivo è anzitutto mantenere la categoria. Abbiamo una buona squadra, una società organizzata, un ambiente che ci sostiene e uno staff tecnico di prim'ordine, ad iniziare da Mauro Giorico, una vera garanzia per tutti. Possiamo fare bene».
E l'obiettivo di Marco Cabeccia?
«Onorare la maglia e disputare una stagione dignitosa. Per il futuro si vedrà. Per ora penso solo a giocare e a trasferire la mia esperienza e i miei valori ai compagni. Specialmente ai più giovani».