Striscioni dei tifosi dell’Olbia contro SwissPro
In attesa del ricorso per la serie D attacchi al sindaco Settimo Nizzi e all’ex presidente Alessandro Marino
Olbia Contro l'attuale proprietà svizzera, SwissPro. Contro l'ex presidente Alessandro Marino. Contro il sindaco Settimo Nizzi. I tifosi dell'Olbia calcio ce l'hanno con tutti negli striscioni appena apparsi oggi, sabato 20 luglio, poco dopo ora di pranzo. «Swiss poveri» si legge nel telo bianco appeso al cancello d'ingresso dello stadio Nespoli.
Malumore nelle ore più decisive della storia recente della società, che tra due giorni potrebbe fallire del tutto o rimanere a galla tra i dilettanti. La protesta parte contro le ambiguità della gestione del club, che lo hanno portato a essere escluso formalmente dalla serie D e che solo lunedì scoprirà se il ricorso alla Covisod avrà sortito un effetto positivo. In caso contrario, il club ripartirà dalle categorie minori regionali.
SwissPro solo ieri ha pagato gli stipendi di giocatori e dipendenti che attendevano le ultime due mensilità della stagione 2023-2024, così come l'iscrizione al prossimo campionato. Ben oltre il tempo-limite dichiarato dall'organo sportivo di vigilanza Covisod. E ancora: «Marino Schettino», striscione appeso in via Roma, contro l'ex presidente che a novembre, dopo otto anni, ha ceduto le quote di maggioranza del club a SwissPro. Ultimo ma non ultimo, sulla graticola anche il sindaco. Al ponte di ferro un terzo striscione recita: «Primo cittadino olbiese? Zero interessi, zero interesse».