Judo e kayak fanno l’Italia d’oro, argento per le sorelle del fioretto
Giornata trionfale per gli azzurri: i due primi posti arrivano nel giro di 20 minuti. Le ragazze della scherma cedono agli Stati Uniti al loro primo successo olimpico
Succede tutto in venti minuti. Prima il capolavoro di Giovanni De Gennaro nella finale di kayak della canoa slalom, con una seconda manche praticamente perfetta, capace di fargli superare chi lo precedeva e, soprattutto, di lasciarsi alle spalle i sette avversari scesi dopo di lui.
Poi il judo che spezza la maledizione di un tatami che pareva stregato e con Alice Bellandi, nella categoria fino a 78 kg, conquista la medaglia d’oro contro l’israeliana Inbar Lanir, campionessa del mondo nel 2023, sconfitta per shido. Non sono bastatati gli assalti, in pedana, delle sorelle di fioretto: il terzo oro, contro gli Stati Uniti, è sfumato nonostante la “battaglia” a lungo punto a punto contro le atlete a stelle e strisce. Resta comunque da festeggiare un argento, la medaglia numero 16 di questa Italia che ora aspetta di brindare a nuovi successi per provare davvero intanto a eguagliare i numeri di Tokyo 2020, tre anni fa. Immenso Giovanni Partito come quinto, De Gennaro non si è fermato di fronte a niente.
È stato protagonista di una discesa praticamente perfetta, nella seconda manche, che gli ha permesso di mettere alle sue spalle il francese Titouan Castryk e lo spagnolo Pau Echaniz che ha sì chiuso col miglior tempo, ma ha finito con l’esser condannato da due secondi di penalità. Dodici anni dopo il successo olimpico di Daniele Molmenti, a Londra 2012, la canoa può finalmente festeggiare il traguardo più alto.
«Penso sia ancora un sogno, non riesco ancora a crederci – ha detto a fine gara –. Sognavo la medaglia sin da bambino, è bellissima, sono già innamorato di lei. Ho cercato di non mettermi troppa pressione malgrado fosse un obiettivo che avevo scolpito in testa da tre anni, dopo Tokyo dove non ero riuscito ad arrivare in finale». Incantesimo rotto Dopo l’eliminazione di Odette Giuffrida e le difficoltà incontrate fin qui sul tatami, è stata Alice Bellandi a rompere il tabù.
A Champ-de-Mars, la judoka ha prima resistito agli assalti dell’avversaria aspettando l’ultimo shido, quello decisivo per salire sul gradino più alto del podio. Prima ha battuto la brasiliana Aguyar agli ottavi di finale, poi nei quarti ha liquidato l’ucraina Lytvynenko, quindi ha eliminato la portoghese Patrica Sampaio dopo appena 40 secondi con un waza-ari. A fine incontro, la judoka è corsa a baciare la compagna Jasmine seduta in tribuna: «È un oro pieno d’amore – ha detto –. Mi spiace che questo bacio venga visto come una cosa straordinaria. È amore». Tris mancato Il fioretto resta d’argento dopo il successo degli Stati Uniti 45-39, che conquistano così il primo oro della loro storia. Arianna Errigo, una dei due portabandiera azzurri, la senese Alice Volpi, Martina Favaretto e Francesca Palumbo si fermano ma alimentano comunque la scia di podi, conquistando l’ottavo di fila del fioretto femminile ai Giochi Olimpici. A Parigi, ieri, è arrivata anche la premier Giorgia Meloni, proprio nel giorno in cui l’Italia ha fatto incetta di medaglie d’oro.
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