Torres, Colombino: «Andiamo avanti con Greco»
In conferenza stampa il ds Colombino rinnova la fiducia al tecnico. Ecco cosa hanno detto Colombino, Greco, Di Carlo, Mastinu, Antonelli e Scotto
Sassari «Il nostro progetto tecnico va avanti con mister Greco». Il diesse Andrea Colombino arriva in sala stampa a nome della società spazza subito via ogni dubbio sulla sorte di Alfonso Greco. La sua panchina, già pericolante dopo le sconfitte in campionato e Coppa, resta salda anche dopo il nuovo capitombolo casalingo con l'Ascoli. «Crediamo di poter uscire da questa situazione col suo lavoro e col suo staff, restiamo fiduciosi. In questo periodo gli episodi ci stanno penalizzando - prosegue - ma i campionati non si vincono a dicembre e io mi sento comunque grato a questo gruppo, che ora ha addosso le pressioni di una piazza che voleva sognare una categoria mai raggiunta nella storia rossoblù». Colombino va giù dritto col suo monologo a difesa di una Torres a suo parere sotttoposta «a un livello di ansia altissimo e i fischi non servono, non portano alcun beneficio alla squadra ma possono condizionarla ulteriormente. Io capisco la tifoseria che vuole la serie B ma a un traguardo simile bisogna arrivarci organizzati e ben strutturati». Tradotto: per il momento voliamo secondo quanto ci permettono le nostre ali, i sogni son desideri di non facile e immediata realizzazione. Un chiarimento atteso, per ridimensionare le aspettative che erano andate oltre i mezzi a disposizione. Al suo fianco il tecnico Greco, che rompe il ghiaccio con un pizzico di umorismo nero: «Mi avete già preparato la cassa da morto? Da quanto leggevo doveva essere già pronta». L'allenatore spiega poi come vive umanamente il momento di difficoltà: «Come sempre in questi tre anni a Sassari, lavorando con la massima concentrazione. Bisogna saper affrontare la situazione, il calcio è fatto anche di questi momenti». Intanto si continua a lasciare il campo battuti. «Evidentemente quanto stiamo facendo non basta, bisogna fare meglio senza nasconderci dietro gli alibi degli episodi che non girano a favore. Voglia e rabbia ci sono state, non ho visto la squadra in sofferenza, non ha subito l'avversario che ha avuto comunque i suoi meriti. In questo momento i dettagli continuano a fare la differenza, come il rigore sul palo in avvio. Non è una questione di moduli o tattica da cambiare, altrimenti ci sarebbero stati già interventi correttivi». Si presenta con fare sornione Domenico di Carlo, da navigata volpe della panchina capisce il momento critico dei rossoblù e vuole fare i suoi complimenti «perchè la Torres ha dimostrato di essere squadra forte, con i suoi cross ci ha spesso messo in difficoltà. I miei sono stati bravissimi, legittimando nella ripresa il vantaggio del primo tempo. Hanno saputo soffrire, facendo quello che si doveva e colpendo i sassaresi nei loro punti deboli. L'Ascoli sta cominciando a capire come si gioca in serie C».
Gigi Scotto, Giuseppe Mastinu, Nicolò Antonelli, due sassaresi e uno d'adozione. Sono loro a volerci mettere la faccia (e la voce) dopo la nuova sconfitta, tre senatori rossoblù a cui preme dichiarare soprattutto questo: «Greco è il nostro allenatore, lo pensiamo tutti e siamo qua a dirlo perchè sia chiaro, tutto il resto è retorica». Lo afferma Mastinu, mentre Antonelli conferma quanto detto dal compagno ma vuole anche scusarsi col pubblico «per il gesto rivolto in un momento di frustrazione». La scena è tenuta soprattutto da Scotto, che intanto precisa perchè non si andato lui sul dischetto, come molti si aspettavano. «Diakite è il nostro primo rigorista, se la sentiva, giusto che abbia battuto lui. Noi tre siamo qua a rappresentare la squadra e a prenderci le responsabilità di questo brutto momento. Quattro sconfitte di fila ci fanno dire che siamo in un periodo di difficoltà, dal quale possiamo uscire tutti insieme, da professionisti uniti che cercano di dare il massimo. Anche in questa partita non ho visto una squadra morta, sappiamo però di dover avere una reazione ancora più forte e impegnarci sempre di più in allenamento. Qualcosa di sbagliato è stato fatto - aggiunge il capitano - ma assicuro che nel gruppo non ci sono problemi. Sono le vittorie a portare entusiasmo e tranquillità e ora che il periodo va in modo particolare è normale che la piazza si lamenti. Si sognava la promozione, le aspettative erano altissime ma questo non deve diventare un assillo, invece adesso c'è l'ansia del "dobbiamo" vincere. A noi giocatori sassaresi piacerebbe più di tutti ottenere grandi traguardi con la Torres, purtroppo - conclude Scotto - non sempre le cose vanno come vorremmo».