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L’intervista

La passione per basket e softball e il sogno olimpico: storia di Alberta, talento sardo dello sport

di Antonello Palmas
La passione per basket e softball e il sogno olimpico: storia di Alberta, talento sardo dello sport

La quindicenne di Nuoro, atleta di interesse nazionale, ha il successo nel dna: mamma campionessa mondiale e il nonno partecipò alle Olimpiadi

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Sassari Quindici anni da compiere a febbraio e una doppia passione sportiva che coltiva ad alto livello: pratica il softball e il basket, lontani anni luce per filosofia e concezione. Lo fa con un’applicazione tale che Alberta Sanna, nuorese, è diventata atleta di interesse nazionale in entrambe: tra le convocate al torneo Fabbri che raduna le 96 migliori under 15 italiane, di fatto un torneo-raduno azzurro in una fascia della pallacanestro che non prevede rappresentative; e nazionale U13 e U15 nel batti e corri.

D’altra parte Alberta ha in dote un Dna sportivo decisamente importante: la madre è Alexandra Vasina, nel ’98 ha vinto il titolo mondiale con la nazionale russa di nuoto sincronizzato e solo un infortunio le negò di andare a Sidney 2000, dove la sua Russia vinse l’oro olimpico. Oggi allena nella piscina comunale di Nuoro. C’è sport anche nei cromosomi da parte di padre: Totoni Sanna, presidente regionale della Federbaseball, ed ex atleta nell’Iglesias in B nazionale.

«Certo da una famiglia così non poteva che nascere una sportiva – dice Alberta – fin da piccola i miei mi hanno fatto provare molte discipline: nuoto, nuoto sincronizzato, equitazione. Poi mi sono concentrata su softball e basket. Il primo, sport molto particolare che qui non è molto conosciuto, ma in Continente ha sicuramente più seguito, lo pratico nel club di mio padre, la Nuoro softball, ruolo lanciatore e prima base. Ho fatto 2-3 anni di Nazionali giovanili dove continuo a essere chiamata, un’esperienza bellissima che fa crescere tanto. Nel 2023 abbiamo anche vinto una specie di Europeo giovanile».

E ora fulminata dal basket?

«No, ci gioco da quando avevo 6 anni, nella Ichnos Nuoro, sempre insieme ai maschi. E dato che la società fa parte del circuito Dinamo Academy, sono stata richiesta a Sassari già dallo scorso anno per l’under 15 e under 17, ho come allenatrice Stefania Bazzoni e ora anche Mario Simula. Il basket mi ha presa così tanto che mi sono trasferita a studiare a Sassari: sono ospite al Convitto del Canopoleno, dove sono iscritta al liceo internazionale cinese».

Perché questo indirizzo? La Via della seta passa per la Barbagia?

«È una storia un po’ lunga, diciamo che avrei voluto fare il liceo sportivo, ma ho avuto problemi con l’iscrizione e ho dirottato sul cinese. Che non c’entra nulla, lo so – ride – ma ho scoperto un bellissimo corso di studi che mi sta appassionando molto».

Okay, ma come si fa a conciliare due discipline e farle bene entrambe?

«Mi dà una mano il fatto che si giochi prevalentemente in inverno nel basket e in estate nel softball – dice Alberta – . Quando i tempi non coincidono? A Nuoro mi sono trovata a fare due allenamenti al giorno, prima softball e poi basket. Ora cerco di allenarmi con guantoni e mazza quando rientro a casa. Vorrei continuare tutte e due».

Non è facile, in una vita scandita tra scuola, un panino, il bus, la palestra di pesi, l’allenamento, i compiti.

Bisogna essere molto quadrati per fare tutto questo..

«La famiglia mi ha sempre spinto, e i miei genitori, che mi hanno sempre supportato con grandi sacrifici, senza i quali non sarei riuscita a fare nulla di ciò, mi hanno cresciuta nella maniera giusta, insegnandomi il rispetto, l’educazione, la costanza e la necessità di porsi degli obiettivi precisi».

E quelli di Alberta quali sono? Forse possiamo indovinare...

«Arrivare alle Olimpiadi – risponde sicura –. Come è riuscito a fare mio nonno Vladimir. Io ci voglio provare».

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