Torres, Masala incontra gli studenti del Canopoleno: «Studio e sport possono coesistere»
Il centrocampista rossoblù, accompagnato dal presidente Udassi, ha tenuto un incontro formativo con gli studenti raccontando la sua esperienza di atleta-studente e l'importanza di coniugare formazione e attività agonistica.
Sassari Un ritorno sui banchi di scuola, questa volta nelle vesti di mentor, per Alessandro Masala. Il centrocampista della Torres ha incontrato questa mattina gli studenti del Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari e ha condiviso la sua esperienza di atleta che ha saputo coniugare con successo la carriera sportiva e il percorso di studi.
Nell'aula magna dell'istituto di via Luna e Sole, Masala, affiancato dal presidente della Torres Stefano Udassi, ha offerto agli studenti una testimonianza del suo percorso personale e professionale, sottolineando quanto sia stato determinante il periodo scolastico nella sua formazione.
«La scuola ed il Liceo sono stati fondamentali nel mio percorso di vita», ha raccontato il calciatore sassarese. «Nel tempo ho capito che i professori mi hanno aiutato molto, soprattutto nella comunicazione ed educazione. Sport e studio nella vita possono assolutamente coesistere, l'importante è l'organizzazione del tempo.»
Masala ha poi toccato un tema particolarmente caro ai giovani aspiranti atleti: la realizzazione dei propri sogni. «Non è detto che tutti diventino professionisti», ha spiegato con franchezza, «ma lo studio vi darà gli strumenti per realizzarvi dove meglio credete e sognate.» Con orgoglio, ha poi condiviso il suo personale traguardo: «Il mio più grande orgoglio è far parte della squadra del mio cuore, la più importante della città. Ho realizzato un sogno.»
«Vi insegnano a vincere ma anche a soffrire ed accettare la sconfitta e ripartire», ha aggiunto invece il presidente della Torres Stefano Udassi. «Un calciatore deve avere la mentalità di saper ripartire subito». Ha poi elogiato Masala come esempio virtuoso di questo percorso: «È un esempio di educazione, serietà, studio, oltre ad essere un grande professionista che ha saputo unire le due cose in maniera egregia».