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Massimo Bulleri: «Questa Dinamo si merita un finale all’altezza»

di Antonello Palmas

	<strong>Justin Bibbins</strong>
Justin Bibbins

Il coach ha presentato la gara di domenica 27 aprile a Trento insieme a Justin Bibbins. Che non nasconde qualche rimpianto per la stagione

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Sassari La Dinamo Banco di Sardegna recupera domenica 27 aprile alle 11.30 al T Quotidiano Arena la gara contro Trento inizialmente fissata per sabato. Coach Massimo Bulleri e il playmaker Justin Bibbins in conferenza stampa hanno presentato il match, valido per la terzultima giornata di regular season della Serie A.

 Justin Bibbins: «Vogliamo chiudere al meglio questa stagione: lo dobbiamo al club, ai tifosi, ma anche a noi stessi per il gran lavoro fatto in questi mesi. È stato un percorso complicato all’inizio, ma abbiamo lavorato duramente, e ora abbiamo trovato ritmo. Anche a Varese abbiamo giocato una buona partita, e l’obiettivo è vincere tutte le ultime tre gare per finire nel miglior modo possibile».

Alla domanda se il nuovo modulo scelto da coach Bulleri lo ha aiutato a rendere maggiormente e diventare ancora più leader, risponde che «a livello personale, è più semplice giocare quando la responsabilità non è tutta su di me. Il sistema con più guardie mi aiuta, mi dà maggiore libertà. Non so dire se sia meglio o peggio rispetto al passato, ho meno pressione ma il mio modo di giocare non è cambiato».

Rimpianti per non essersi sbloccati prima e non aver potuto raggiungere i playoff? «È sempre difficile dirlo, nello sport tutto accade quando deve accadere. Abbiamo salvato la stagione nel momento più importante. Forse non c’è spazio per i rimpianti, ma con un mese in più di partite ci saremmo potuti giocare i playoff. Questo gruppo aveva il potenziale per farlo, ha perso diverse gare nel finale o di pochi punti. E proprio questo è ciò che conta di più: sapere che avevamo le carte in regola per competere con tutti».

Coach Massimo Bulleri: «Come sempre ci approcciamo pensando una partita alla volta. Domenica si va a Trento, cercheremo di mettere in campo la nostra miglior versione, sotto ogni aspetto: mentale, tecnico e agonistico. Nell’ultimo periodo siamo sempre riusciti a competere fino alla fine, ed è questa la nostra priorità. Giocare ad alto livello, con costanza, aumenta in modo significativo le possibilità di vittoria: siamo focalizzati su questo».

E ancora:«Le motivazioni rappresentano la chiave assoluta, sempre, per ogni squadra e per ogni giocatore. È una sfida con noi stessi, e vogliamo far sì che il finale di stagione sia all’altezza del lavoro svolto. Voglio essere un po’ egoista: lo dobbiamo a noi stessi per primi. Abbiamo avuto l’audacia di costruirci un finale sereno, ed è giusto che sia valorizzato da una conclusione all'altezza dello sforzo compiuto».

Inseguite l’obiettivo del decimo posto per rendere possibile un’eventuale ingresso ai preliminari di Champions League, ma solo in caso di rinunce di chi sta davanti (sarebbe più ipotizzabile una Fiba Europe Cup)? «Non c’è stata una richiesta esplicita da parte del club - dice Bulleri - ma per noi è semplice: ragioniamo partita per partita, puntando ad essere competitivi in ogni gara, per provare a vincere il più possibile».

 Questa la sua descrizione dei prossimi avversari, una delle grandi sorprese della stagione e che a lungo hanno guidato il campionato: «Trento è una squadra che richiede un dispendio energetico importante. Sul piano fisico, ma anche tecnico e mentale. Coach Galbiati ha studiato soluzioni specifiche per esaltare le caratteristiche dei suoi singoli, soprattutto nei primi 10-15 secondi del possesso. La copertura del rimbalzo difensivo sarà fondamentale. Il loro stile di gioco valorizza al massimo la qualità tecnica e l’atletismo del roster, che in campo aperto sa essere davvero efficace. Il focus è tutto su questa partita: il resto verrà dopo».

Sul ritorno di Rashawn Thomas invece c’è molto riserbo: «Monitoriamo giorno dopo giorno».

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