La Nuova Sardegna

Launeddas

Bologna, laurea ad honorem a Luigi Lai «Virtuoso che ha salvato le launeddas»

di Paolo Curreli
Bologna, laurea ad honorem a Luigi Lai «Virtuoso che ha salvato le launeddas»

L’etnomusicologo Nico Staiti: «Interprete raffinato che si è aperto al mondo»

08 febbraio 2023
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È la prima volta per un musicista della tradizione orale. Nel pomeriggio del 14 febbraio a Bologna, nell’Aula Magna di Santa Lucia, si svolgerà la cerimonia di conferimento della laurea ad honorem a Luigi Lai, il grande musicista che ha riportato in vita attraverso la sua arte le launeddas. «Ci sono due importanti motivazioni per questo riconoscimento – spiega Nico Staiti, professore di Etnomusicologia dell’Università di Bologna –. La prima è che Luigi Lai è un virtuoso e questi interpreti sono sempre rari anche in altri ambiti musicali. È un musicista straordinario per tecnica e raffinatezza, una lezione che ha appreso da bambino dai suoi maestri: Antonio Lara ed Efisio Melis nati alla fine dell’800 e scomparsi negli anni ’70. Da loro ha colto il rigore stilistico e la precisione, il gusto per il legato di Lara e la velocità, il virtuosismo, lo staccato martellante, l’inventiva dirompente di Melis. Non solo, emigrato in Svizzera Luigi Lai, impara anche a suonare il sassofono, a leggere lo spartito frequentando l’Accademia Musicale. Da lì la consapevolezza della sua arte lo ha portato a studiare e a confrontarsi con altre forme musicali. La seconda, e importante motivazione – continua Staini – è il suo impegno, continuo e determinato, nel salvare le launeddas fin dagli anni ’50, quando la tradizione andava spegnendosi. Uno straordinario, antichissimo, strumento. Nato e diffuso nel Mediterraneo antico che in Sardegna si è sviluppato in una maniera del tutto peculiare. Il repertorio e le tecniche esecutive delle launeddas sono, nell’ambito della musica strumentale di tradizione orale, le più sofisticate del mondo e rappresentano il livello più alto e il maggior grado di elaborazione mai raggiunto della composizione strumentale orale, per questo motivo gli sono stati dedicati gli studi degli etnomusicologici del ventesimo secolo».

Questo riconoscimento a Luigi Lai riafferma il rapporto stretto tra l’ateneo più antico del mondo, quello di Bologna, e la tradizione musicale sarda. Nella ricerca della tradizione e dei suoi interpreti attraverso il lavoro di importanti studiosi come Roberto Leydi che fu docente di etnomusicologia al DAMS, che ebbe un rapporto strettissimo con un altro importante studioso di musica popolare come Pietro Sassu. Luigi Lai è stato invitato diverse volte a Bologna dove si è esibito in numerosi concerti, e ha tenuto a più riprese seminari e conferenze per la storica rassegna “Suoni dal mondo” organizzata proprio da Roberto Leydi. «La Sardegna rappresenta sempre un universo interessante e particolare – spiega ancora Nico Staiti –. Sul piano compositivo è più ricca di altre tradizioni, che corrono il rischio di essere normalizzate e appiattite dal folk revival o dalla world music. Questo non avviene con la musica sarda, più difficile da eseguire. In più c’è una forte identità che resiste, che ha avuto la capacità di non spezzare il filo con la tradizione. L’attività del Circolo dei sardi qui a Bologna mobilita tantissima gente. È un segno anche di apertura non solo di una chiusura in un proprio mondo».

L’omaggio al Maestro Luigi Lai continuerà nel corso della serata bolognese: alle 21, nell’ Aula Absidale: (Via de’Chiari, 23/A -) si terrà incontro con il professor Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari) e il regista Gianfranco Cabiddu. Seguirà un concerto tributo. Sul palco con Luigi Lai un suo grande amico: Paolo Fresu che scelse le sue launeddas per il bellissimo film musicale “Sonos e memoria”, diretto da Gianfranco Cabiddu. Di quella straordinaria esperienza visiva e musicale furono interpreti anche Elena Ledda, Mauro Palmas, Gavino Murgia, Federico Sanesi e Marcello Floris che si esibiranno insieme a Fresu e Lai. L’ingresso è ad accesso libero con iscrizione obbligatoria al link eventi dell’università di Bologna. Nell’isola si potrà seguire la cerimonia in streaming sul canale Youtube dell’ateneo Unibologna.
 

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