Mauro Ladu, lo chef di Abbamele premiato da Slow food
L’osteria di Mamoiada nell’Olimpo dei migliori locali italiani
Mamoiada Le chiocciole di Slow Food viaggiano lente ma arrivano: la Guida 2024, appena presentata, ha premiato col massimo riconoscimento sette locali. La nostra isola passa così da cinque a sette nella guida più particolare tra quelle in circolazione, che mette in primo piano il rapporto col territorio che i proprietari dei locali e i produttori sanno creare.
E se c’è un settore verso il quale la ristorazione isolana si sta orientando e dove ha ampi margini di sviluppo e miglioramenti, è proprio nella cucina legata al territorio, con piatti che valorizzano le materie prime in locali accoglienti.
Ci sono anche diversi ristoranti stellati, ma il fatto che quasi tutti siano stagionali, legati all’estate e quindi ai grandi flussi turistici che invadono l’isola, fa capire quanto possa essere difficile avviare, e portare avanti, progetti di un certo tipo. Il concetto di trattoria e osteria sembra invece più praticabile e sostenibile, oltre che coinvolgente per il comparto agroalimentare. La Chiocciola è considerata una sorta di “medaglia al valore” che premia le cucine autentiche e tradizionali del nostro paese
La Guida Slow Food quest’anno vede la Sardegna presente con 52 osterie, con 6 novità e 7 Chiocciole: La Locanda dei Buoni e Cattivi a Cagliari, Su Recreu a Ittiri, Abbamele a Mamoiada (nuova Chiocciola), Il Rifugio a Nuoro, Letizia a Nuxis, Ada a San Sperate (nuova Chiocciola) e La Rosa dei Venti a Sennariolo. Per Mamoiada, un paese che ha saputo costruirsi un’identità legata al territorio attraverso il vino e le cantine, la Chiocciola assegnata ad Abbamele è un ulteriore passo avanti nel rafforzamento di questo percorso.
Per Mauro Ladu, titolare dell’osteria insieme alla moglie Sara Tavolacci, è l’ennesima conferma della bontà di un progetto portato avanti con grande determinazione e che nel tempo ha visto una pioggia di riconoscimenti: pochi giorni fa il Gambero Rosso ha confermato i due gamberi, ora la “promozione” di Slow Food: «Sono felicissimo perché la mia idea originale sta dando i suoi frutti e credo che questo riconoscimento di Slow Food abbia una grande valenza – dice Mauro Ladu –. Una sostenibilità sempre maggiore, il rispetto degli ingredienti e il legame stretto col territorio sono il nuovo orizzonte della cucina. Non solo sul versante di noi chef, anche i produttori stanno cominciando ca pire l’importanza della sostenibilità e in tanti si stanno orientando in questa direzione. E badate bene che quando parlo di territorio, lo intendo a 360 gradi e quindi tutta la Sardegna. È arrivato il momento di cambiare passo».
Tornando alla Guida, sono sei i nuovi ingressi: Mabrouk ad Alghero; Margherita ad Arborea, Alduccio al Panificio a Bosa, che conquista anche il premio speciale “Bere Bene”; Leopardi a Cabras; Transumanza a Cagliari; Osteria del Borgo a Tempio Pausania.
La Guida assegna poi quattro Bottiglie, che indicano un'ampia e curata carta di vini, a Leopardi di Cabras; ChiaroScuro a Cagliari; Ispinigoli a Dorgali e Abbamele a Mamoiada. Adl ristorante Ada è stato anche assegnato per il secondo anno il premio speciale “Bere Bene” per la curata selezione di birre artigianali, succhi, infusi, cocktail e distillati.