Settanta firme e settanta storie per raccontare il mito Gigi Riva
Presentato a Cagliari il libro curato da Umberto Oppus e Mario Fadda
La presentazione del libro in una giornata certo non casuale, quella del 54° anniversario dello scudetto del Cagliari. E c’erano tutti i rossoblù autori di quella impresa che ancora vivono in Sardegna nella sede regionale della Figc, ospiti del presidente Gianni Cadoni, per parlare del libro “Gigi Riva, il campione, l’amico, il mito”, scritto a quattro mani da Umberto Oppus e Mario Fadda e pubblicato da Carlo Delfino editore.
Un’opera di 230 pagine che sarà distribuita a partire dal 3 maggio, e che racconta attraverso la testimonianza di settanta personaggi che lo hanno conosciuto aneddoti, ricordi, retroscena del grande campione e del grande uomo diventato simbolo non solo del calcio e dello sport ma anche della Sardegna, con la sua decisione di restare nell’isola sino a sceglierla come luogo della sua sepoltura.
Hanno parlato, con voce emozionata, quei campioni, nel ricordare quello che è stato il loro condottiero ma che senza quei compagni straordinari non avrebbe certo potuto ottenere la vittoria nel campionato cambiando decisamente la storia e non solo del calcio italiano ma di tutta la Sardegna. Adriano Reginato, Ricciotti Greatti, Mario Brugnera e Beppe Tomasini, hanno raccontato la loro esperienza e il motivo per cui come il loro grande compagno hanno scelto la Sardegna come luogo in cui vivere.
L’idea del libro è stata dell’editore Carlo Delfino che ha chiesto ai due autori di scrivere un libro su Riva, scomparso il 22 gennaio. «Devo fare i complimenti a Umberto Oppus e Mario Fadda – ha detto Delfino –, perché hanno scritto questo che non è il solito libro sul calcio, in meno di due mesi. Davvero una bella impresa. Questo volume è una vera e propria cartina tornasole di come Gigi Riva era rispettato e amato. Da ringraziare anche Renato Copparoni, ex rossoblù che ha dato una mano fondamentale nel contattare tanti dei personaggi che sono stati intervistati».
Carlo Delfino ha anche sottolineato che il libro verrà presentato a maggio al Salone del libro di Torino e a ottobre a quello di Francoforte e che parte del ricavato della vendita del libro andrà alla missione di don Carlo Rotondo in Tanzania , dove c’è anche una piccola squadra di calcio di bambini che vestono la maglia del Cagliari.
Umberto Oppus, sindaco di Mandas e autore già di diversi libri, a sua volta ha detto che «la scelta di questa giornata è stata fatta per rendere omaggio ai campioni d’Italia. Una squadra straordinaria quella, in cui se Riva era la punta di diamante, intorno c’erano delle autentiche perle di giocatori che hanno permesso che si potesse arrivare a compiere questa impresa inimmaginabile. Poi vorrei ricordare anche Marius – ha aggiunto Oppus –, il capo tifoso rossoblù che era originario di Mandas e che riferendosi allo scudetto disse che si era passati dal semplice sogno di poterlo raggiungere al mito».
Mario Fadda, storico del calcio e dello sport, non ha nascosto la sua emozione. “Sentire dei mostri sacri come Greatti – ha confessato – è stato fantastico. Il lavoro è cresciuto con il tempo man mano che riuscivamo a fare le interviste. Questo libro non è solo una cosa che riguarda il personaggio Riva ma anche uno spaccato della Sardegna e dell’Italia». È stato certamente un lavoro certosino visto che fra le testimonianze raccolte dai due autori compaiono personaggi straordinari come i ct azzurri Arrigo Sacchi, Marcello Lippi, Dino Zoff, Cesare Prandelli e Luciano Spalletti, o calciatori del calibro di José Altafini, Giancarlo Antognoni, Roberto Baggio, Giancarlo De Sisti, Alessandro Altobelli; ex rossoblù come Gianfranco Zola, Gianfranco Matteoli, Pietro Paolo Virdis, Gianluca Festa, Gigi Piras insieme ai 4 ex campioni d’Italia del 1970 e a Ricky Albertosi e Comunardo Niccolai. Importanti anche le testimonianze di giornalisti storici come Bruno Pizzul, Giorgio Martino, Ivan Zazzaroni e altri come il divulgatore Roberto Giacobbo e il regista Riccardo Milani. Un vero e proprio caleidoscopio di personaggi che hanno portato, ciascuno, con il loro ricordo, il loro aneddoto, un tassello importante per costruire un libro che rappresenta una autentica novità nella serie ormai lunghissima di opere dedicate al grande uomo nato a Leggiuno ma che ha scelto la Sardegna per viverci.