La Nuova Sardegna

Il Verbo Dipinto

Il Vangelo come la pellicola di un film, l'opera record di Jacopo Scassellati

di Federico Spano
Il Vangelo come la pellicola di un film, l'opera record di Jacopo Scassellati

Il quadro realizzato dal pittore sassarese è ospitato al Cristo Risorto di Porto Torres ed è lungo trenta metri

28 giugno 2024
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Un dipinto lungo trenta metri, un racconto che si snoda su una pellicola di tela, come un film di duemila anni fa, che viene riproposto oggi, sulle pareti di una chiesa. “Il Verbo Dipinto” è un viaggio nei quattro vangeli, una Via Crucis senza stazioni, dove il racconto fluisce lineare, dalla predicazione di San Giovanni Battista alla moltiplicazione dei pani e dei pesci, dal bacio di Giuda fino all’arresto e alla crocifissione di Gesù. La gigantesca opera realizzata da Jacopo Scassellati per il Cristo Risorto di Porto Torres è un viaggio nell’arte e nella fede, che lascia senza parole lo spettatore. Frutto di una idea e di un progetto del parroco don Michele Murgia, quest’opera monumentale è stata creata dal pittore sassarese in un tempo che non può essere calcolato in ore o giorni, ma in fatica e passione. Dopo avere concluso l’ultimo dei 27 pannelli che compongono questo unico immenso quadro, Jacopo Scassellati si è reso conto di avere perso otto chili. «Sono stati giorni intensissimi, in cui mi dimenticavo anche di mangiare - racconta il ceramista che lavora nel laboratorio di famiglia, sulla Buddi Buddi. Quando don Michele mi ha proposto questa idea, ho deciso di accettare subito. Sapevo che sarebbe stata una impresa difficile da realizzare, ma se avessi rinviato, anche di un solo giorno, temo che non avrei mai iniziato. Ho dipinto tutte le 27 tele quasi contemporaneamente, perché volevo che il flusso creativo fosse costante e omogeneo. A darmi l’energia e l’intensità per continuare ci ha pensato l’adrenalina, che non mi ha mai lasciato sino all’ultima pennellata».
 

«Quando guardi l’opera nel suo insieme - spiega don Michele Murgia - ti rendi conto dell’armonia, del modo in cui i vari pannelli si integrano negli spazi della chiesa. Con i quattro evangelisti ai lati delle due porte. Vedere oggi questa opera straordinaria dà l’impressione che sia sempre stata in questa chiesa. Quando abbiamo collocato i pannelli, alcune settimane fa, Jacopo ha anche dato una mano a ridipingere la parte bassa della parete perché il colore si intonasse con quello dei suoi dipinti. Per tre giorni la chiesa è diventata un laboratorio, con tanti volontari incantati da questa meraviglia». Le 27 tele realizzate da Scassellati, mantenendo vivo e riconoscibile il suo stile pittorico, hanno tutte un’altezza di 70 centimetri. Alcune sono larghe 70, altre 80, poi ci sono quelle da 145 cm e quelle da 180. Opere che in una casa si direbbero enormi, ma che nell’ambiente della chiesa si integrano e danno l’idea di una pellicola srotolata. La pellicola di un film intitolato Vangelo.

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