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Lo spettacolo

Cabras, la danza di Roberto Bolle incanta la platea di Tharros sulle note di Gavino Murgia

di Ilenia Mura
Cabras, la danza di Roberto Bolle incanta la platea di Tharros sulle note di Gavino Murgia

L’étoile della Scala di Milano, in scena con lo spettacolo Roberto Bolle and Friends, ha coinvolto ieri alcune delle principali icone internazionali della danza, per un gala attraverso stili e scuole differenti

13 luglio 2024
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Cabras Il ballerino Roberto Bolle e il sassofonista Gavino Murgia sul palco di Tharros insieme. Lo spettacolo ha inizio nel segno delle sonorità ancestrali del musicista sardo che accompagnano i primi passi di danza dell'etoile della Scala di Milano stregando la platea. Sassofono, percussioni e bassu gutturale di Murgia, i passi di Bolle sulla musica dal vivo, una rarità per il ballerino, per cinque minuti fermano il tempo, tolgono il fiato, raccogliendo gli applausi scroscianti degli spettatori arrivati da ogni parte dell’isola per assistere ad uno spettacolo unico nel suo genere. L'ha chiamata "Stella di Tharros", spiega Gavino Murgia, volendola dedicare a questo luogo speciale: “Ad un certo punto la musica si è trasformata in una sorta di danza, con una seconda composizione più ritmica che ha messo in evidenza il soul mediterraneo”. 

L’étoile della Scala di Milano, in scena con lo spettacolo Roberto Bolle and Friends, prodotto da Artedanza srl, era accompagnato sul palcoscenico da António Casalinho, Travis Clausen-Knight, Margarita Fernandes, Osiel Gouneo, Daichi Ikarashi, Tatiana Melnik, Mariko Sasaki e Casia Vengoechea. Sono stati oltre ottanta minuti di passi a due e assoli che hanno strappato applausi a scena aperta.

Il palcoscenico sotto le stelle, incastonato fra il mare della penisola del Sinis, a Cabras, e la splendida antica città punica e romana di Tharros, fra le più suggestive aree archeologiche del Mediterraneo, hanno reso ancor più magico l'evento che rientra fra gli appuntamenti dell'estate di Mont'e Prama. La serata è stata aperta dallo speciale intervento musicale che ha coinvolto il sassofonista nuorese Gavino Murgia, insieme a Jarrod Cagwin alle percussioni, che insieme hanno dato vita ad una colonna sonora per un assolo dell’étoile della Scala di Milano: un omaggio al territorio che ha ospitato lo spettacolo per celebrare il cinquantesimo anniversario dal ritrovamento del complesso statuario di Mont’e Prama. «Questa collaborazione – ha affermato Murgia – è nata l’anno scorso, a novembre, quando ci hanno chiamato, distintamente, per esibirci per uno spettacolo in seno alla candidatura di Roma all’Expo 2030. Ci siamo confrontati con il coreografo e il management e da lì è nata la composizione. Si tratta di una suite di circa otto minuti, strutturata in tre differenti momenti musicali. Un brano melodico, con una parte ritmica mediterranea, percussiva, oltre chiaramente al sassofono e alla voce».

Il gala di Roberto Bolle and Friends, che ha mescolato molteplici emozioni – il divertimento e il dramma, l’ironia e l’eleganza, il classico e il contemporaneo – è quindi proseguito con Esmeralda, poi il pas de deux maschile Les Indomptés datato 1992 del coreografo francese Claude Brumachon su musiche di Wim Mertens e ripresa coreografica di Benjamin Lamarche. Quindi il celebre Don Chisciotte, Chiaroscuro – una recente creazione di Simone Valastro con le musiche di Claude Debussy, solo dedicato a Bolle – e Il Corsaro, per poi lasciare la scena a Spring Waters e Les Bourgeois, quest’ultima con coreografia di Ben Van Cauwenbergh e le musiche di Jacques Brel. Senza pause e tra gli applausi è seguita la contemporanea I, con coreografia di Philippe Kratz. Chiusura con la struggente interpretazione di In Your Black Eyes, un assolo di Patrick De Bana sulla musica di Ezio Bosso. Standing ovation per una serata da incorniciare.

La serie di manifestazioni sono promosse dalla Fondazione Mont'e Prama, con il sostegno del centro di programmazione della Regione Sardegna e il supporto organizzativo dell’associazione Enti locali per le attività culturali e di spettacolo, in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni dalla scoperta dei Giganti. Soddisfazione per il successo dell’iniziativa è stata espressa dal presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni, che ha dichiarato: «È stata una serata che non abbiamo difficoltà a definire magica. Una commistione tra mondi della cultura, tra arti, la grande danza in uno scenario unico. I visitatori sembrano apprezzare la proposta della Fondazione Mont’e Prama, un mix di ricerca scientifica, di tutela e di grandi eventi di valorizzazione. L’aumento dei visitatori negli ultimi due anni del venti percento rispetto al periodo pre-pandemico sta a raccontare questo e credo che questa sarà la direzione sulla quale proseguiremo».

Guarda il video sull’esposizione dei Giganti di Mont’e Prama al museo civico di Cabras

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