La Nuova Sardegna

La storia

L’ultima alba per San Costantino, a Sedilo c’è l’Ardia a piedi

di Maria Antonietta Cossu

	Da sinistra Giuseppe Spiga, Salvatore Matta prima pandela e Davide Scarpa
Da sinistra Giuseppe Spiga, Salvatore Matta prima pandela e Davide Scarpa

Domenica 21 luglio si corre il rito conclusivo della tradizione. A guidare il gruppo dei corridori senza cavallo sarà la prima pandela Salvatore Matta, affiancato da Davide Scarpa e Giuseppe Spiga

20 luglio 2024
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Sedilo La comunità di Sedilo scriverà domani, domenica 21 luglio, l’ultimo capitolo della trilogia ispirata a San Costantino. La liturgia si concluderà con la corsa di centinaia di persone lungo il tracciato battuto dai cavalieri due settimane prima. Alcuni di loro ritorneranno su quella pista di primo mattino, anticipando il corteo dell’Ardia a piedi. Scenderanno da Su Frontigheddu e galopperanno fino al santuario in ordine sparso per rendere l’ultimo omaggio di quest'anno a quell’intercessore così amato. Mentre nel teatro della manifestazione andrà in scena il prologo con gli uomini a cavallo, in paese le truppe di Costantino si uniranno alle tre pandelas per ricevere la benedizione e assistere alla consegna degli stendardi, prevista nella piazza parrocchiale alle 7.30.

Dopo il cerimoniale i partecipanti si dirigeranno verso il santuario campestre preceduti dalle autorità religiose, civili e militari, dai fucilieri e dalla banda musicale. La conduzione dell’Ardia a piedi è affidata a Salvatore Matta, imprenditore di 43 anni che, come impone il protocollo, ha ricevuto l’investitura direttamente dal parroco. La scelta della seconda e della terza pandela discende invece dal solido rapporto di amicizia che da tempo lega il capocorsa ai suoi comprimari, al secolo Davide Scarpa, autotrasportatore di 46 anni, e Giuseppe Spiga, 35enne alle dipendenze di Forestas. A loro volta, i vessiliferi hanno conferito gli incarichi alle scorte: Antonio Pes e Michele Matta chiamati dal primo alfiere, Daniele Sanna dal secondo e Giovanni Battista Carboni dal terzo.

«Ho voluto condividere con Davide e Giuseppe questa esperienza, unica per un sedilese legato al santo e alla tradizione, perché ho grande fiducia nelle loro capacità e so che mi accompagneranno nel migliore dei modi», ha detto Salvatore Matta, che vestirà i panni della prima pandela trentadue anni dopo aver tradotto nero su bianco il desiderio di guidare la manifestazione apponendo la firma sul registro a cui fa riferimento il parroco al momento di designare i principali interpreti delle rappresentazioni storico-religiose con cui viene celebrata la munificenza di San Costantino.

La corsa dell'Ottava è quella più inclusiva per tipologia, tradizione e storia. Nata nel secolo scorso per consentire di manifestare devozione al santo con le modalità proprie della processione equestre anche a chi non possedeva il più nobile degli animali da soma, non sapeva cavalcare o non aveva origini sedilesi, l’Ardia a piedi vive della partecipazione di uomini, donne e bambini di qualunque provenienza geografica. Qualcuno del posto l’ha definita «patrimonio di tutti» per la possibilità che offre a chiunque indistintamente di provare l’ebbrezza di una corsa sfrenata su pendenze a tratti proibitive, di sentirsi parte di un atto di fede collettivo o semplicemente di immergersi appieno nel clima di festa. Le celebrazioni per San Costantino termineranno a metà mattina con la messa solenne officiata all’esterno del santuario subito dopo l’Ardia. I festeggiamenti riprenderanno la notte in piazza e S’Ena con il concerto dei Dilliarana, sul palco dalle 22.30. Lo stesso sito ospiterà lo spettacolo musicale Sogno Cantautori italiani e il concerto degli Ultrasound in programma alle 22.30.

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