La Nuova Sardegna

L’esposizione

Mogoro capitale dell’artigianato sardo, dal 27 luglio la 63ª edizione della fiera

di Michela Cuccu
Mogoro capitale dell’artigianato sardo, dal 27 luglio la 63ª edizione della fiera

Il nuovo allestimento su 2.500 metri quadri sarà visitabile sino al 22 settembre. Sono 107 gli espositori

20 luglio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Mogoro È la memoria del tempo il filo conduttore della 63ª edizione della Fiera dell’artigianato artistico della Sardegna, che sabato 27 luglio aprirà i battenti. Tante le novità di quest’anno, presentate dal sindaco di Mogoro Donato Cau e dagli assessori alle Attività produttive e alla Cultura, Francesco Serrenti e Alex Cotogno. Nuova la veste grafica, ideata dal grafic designer Roberto Pia; nuovo anche l’allestimento dei 2.500 metri quadri dell’area fieristica, affidato ai progettisti del Dipartimento di Architettura dell’Università di Cagliari, guidati da Silvia Mocci e Carlo Atzeni. Sono 107, numero che comprende gli operatori dell’agroalimentare, gli artisti artigiani che per quasi due mesi esporranno le loro opere, con molte conferme e qualche nuovo partecipante. «Il periodo della Fiera è di festa per la nostra comunità e per l’intero territorio del Parte Montis – ha detto il sindaco Donato Cau – . È un’occasione attesa e sempre molto partecipata dai mogoresi che quest’anno saranno ancor più coinvolti nell’organizzazione e negli eventi collaterali».

Dopo aver ringraziato «l’apparato comunale e le tante persone che hanno lavorato e lavoreranno per assicurare la buona riuscita della Fiera», l’assessore alle Attività produttive, Francesco Serrenti, ha parlato delle novità di questa edizione: « Abbiamo affidato l’allestimento all’Università di Cagliari. Il gruppo di tecnici giovani ma esperti, guidato dal professor Carlo Atzeni, ha lavorato tassello su tassello, ottenendo un risultato di impatto e all’insegna della sostenibilità. Ci sono, poi, i ragazzi di Mogoro, giovani che si sono realizzati professionalmente lontano da qui e che oggi mettono la loro esperienza e le competenze acquisite nell’organizzazione della Fiera. Sono i ragazzi di Fainas, che curano la comunicazione, la social media manager Silvia Ariu, il regista Andrea Cannas, solo per citarne alcuni. È una conferma la preziosa collaborazione con la cooperativa sociale Mariposas de Sardinia, che anche quest’anno si occuperà del coordinamento, dell’accoglienza e della promozione territoriale».

L’assessore Serrenti si è soffermato su una delle novità di quest’anno: la presenza con un proprio spazio espositivo, dell’Accademia di musica sarda, creata da un altro mogorese, Simone Grussu: «Anche in questa edizione non mancherà l’aspetto sociale, rappresentato dalla presenza de L’Ecole de Madame Foile e dell’associazione Matrioska: due realtà che lavorano per l’accoglienza e per l’inclusione di persone fragili e migranti».

«Come in un’opera con più autori, abbiamo aggiunto un pezzo, scritto un capitolo nuovo del libro che è la Fiera dell’artigianato artistico». È così che Carlo Atzeni, con il suo gruppo di lavoro, ha spiegato l’idea progettuale alla base dell’allestimento di quest’anno: «Abbiamo usato molto materiale già presente, puntando su quello più povero, il legno di abete, molto solido, sostenibile e che può durare per decenni o essere smontato e riutilizzato per qualsiasi altra esigenza del Comune. Insieme al materiale, l’altro elemento sul quale abbiamo impostato il progetto è il concetto del tempo, fondamentale per realizzare pezzi unici come quelli esposti. Il valore del tempo è anche arte che si tramanda, sapere che si sviluppa e si evolve. Per celebrare tutto ciò, abbiamo voluto dodici clessidre posizionate in punti diversi della Fiera e con tempi diversi».

Anche quest’anno si punterà sul biglietto cumulativo, l’abbinata Fiera-sito culturale e museo del territorio. Si parte dal biglietto del costo di 6,50 euro che comprende l’ingresso alla Fiera e la visita a un museo o a un sito a scelta; il biglietto cumulativo da 12 euro oltre all’ingresso alla Fiera permette di visitare il Nuraghe Cuccurada, il museo Turcus e Morus di Gonnostramatza e il GeoMuseo di Masullas. Infine, con 15 euro si potranno visitare Fiera, nuraghe Cuccurada, Museo Turcus e Morus, GeoMuseo e il museo Casa del Pane di Pompu. L’ingresso a siti e musei è valido per tutto il periodo della Fiera che chiuderà i battenti il 22 settembre.

Primo piano
Calcio

Torres – Perugia: 1-0, vantaggio dei rossoblù con Fischnaller – DIRETTA

di Francesco Zizi
Le nostre iniziative