Brad Pitt, George Clooney, Angelina Jolie, Lady Gaga: a Venezia ritornano le grandi star
Presentata l’81esima edizione del festival: cinque gli italiani in concorso
Venezia come Hollywood. O forse anche di più. La Mostra targata Barbera ci ha abituati alle grandi star, ma forse mai come quest’anno dal 28 agosto al 7 settembre il Lido sarà un crocevia di divi e dive. Da George Clooney a Brad Pitt, che rischia di incrociarsi con la sua ex Angelina Jolie, attesissima Maria Callas per Pablo Larrain. Da Lady Gaga e Joaquin Phoenix, protagonisti del sequel di Joker, a Julianne Moore e Tilda Swinton muse di Pedro Almodovar. Sotto la direzione di Alberto Barbera, riconfermato per altri due anni, e la nuova presidenza, Venezia 81 mette in mostra 83 nuovi lungometraggi (21 in concorso) per un totale du 59 Paesi rappresentati.
Tra i più attesi, sicuramente il primo film in lingua inglese di Almodovar con Tilda Swinton e Julianne Moore protagoniste di “The room next door” e “Maria” con Angelina Jolie che racconta gli ultimi giorni della vita della Callas. Nel cast ci sono anche Pierfrancesco Favino e Alba Rohrwcher. E ancora occhi puntati su “Joker - Folie a Deux'”, seconda parte del film che cinque anni fa sbaragliò il box office e stregò i giurati conquistando il Leone d'oro. Ma in rassegna spuntano anche Nicole Kidman e Antonio Banderas per 2Baby girl”, Jude Law e Nicholas Hoult con “The Order”, Michael Keaton, Winona Ryder, Monica Bellucci, Jenna Ortega e Willem Dafoe in “Bettlejuce Bettlejuce” di Tim Burton inserito fuori concorso che aprirà la Mostra.
Anche il cinema italiano schiera al Lido le sue star con cinque film in gara (e 12 in totale): “Queer” di Luca Guadagnino ha come protagonista l'ex 007 Daniel Craig. In rassegna anche “Campo di battaglia” di Gianni Amelio con Alessandro Borghi e Gabriel Montesi, “Vermiglio” di Maura Delpero con Tommaso Ragno, “Iddu” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con Toni Servillo e Elio Germano su ascesa e crollo, in chiave farsesca, del boss Matteo Messina Denaro, e “Diva Futura” di Giulia Steigerwalt con Pietro Castellitto, Barbara Ronchi, Denise Capezza, che ripercorre gli ani Ottanta dell'agenzia di Riccardo Schicchi.
In anteprima mondiale, fuori concorso, “M. Il figlio del secolo”, tratto dall'omonimo romanzo di Antonio Scurati, che racconta la nascita del fascismo in Italia e l'ascesa al potere di Benito Mussolini. A interpretare il Duce, Luca Marinelli. C’è anche la miniserie di Sergio Rubini dedicata a Giacomo Leopardi. Il poeta dell'infinito, che presenta una accurata ricostruzione storica. Sono 12 i registi al debutto alla Mostra, sei i primi Oscar (Pedro Almodóvar, Alfonso Cuarón, Claude Lelouch, Kevin Macdonald, Errol Morris, Thomas Vinterberg) e quattro i registi vincitori del Leone d'oro alla carriera: Almodóvar, Tim Burton, Peter Weir e Marco Bellocchio fuori concorso quest'anno con “Se posso permettermi - capitolo II”. “L'orto americano” di Pupi Avati (sempre nella sezione fuori concorso) sarà l'ultima proiezione in rassegna. I film saranno giudicati dalla giuria capitanata da Isabelle Huppert.