La Nuova Sardegna

Pinacoteca nazionale

La Collezione Giuseppe Biasi, in mostra le opere dell’artista sassarese

di Massimo Sechi
La Collezione Giuseppe Biasi, in mostra le opere dell’artista sassarese

Il 26 luglio l’inaugurazione a Sassari in piazza Santa Caterina. Un allestimento con più di cento quadri e inediti che ridà luce a uno dei nomi di spicco del panorama sardo e nazionale del ’900

25 luglio 2024
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La collezione regionale di Giuseppe Biasi, con circa cento opere in più rispetto a quelle già presenti, sarà da oggi visibile negli spazi della Pinacoteca Nazionale di Piazza Santa Caterina a Sassari.

È un’esposizione che consente di ripercorrere tutta la carriera del maggior pittore sardo del ‘900. La prima selezione era stata inaugurata nel mese di febbraio di quest’anno e comprendeva poco meno di 40 opere. Sono in tutto circa 300 quelle che sono arrivate dalla Regione. La scelta di riportare a Sassari il bellissimo patrimonio artistico di Biasi era nata dall’esigenza di renderlo finalmente fruibile a tutti. Ma c’era anche la necessità di tutelare nella maniera migliore dei beni che iniziavano a mostrare dei segni di degrado.

«Tra le opere c’è un dipinto completamente inedito – ha spiegato la direttrice della Pinacoteca, Maria Paola Dettori – rappresenta una Donna di Busachi. Era completamente coperto da una carta molto spessa e le restauratrici della Soprintendenza lo hanno recuperato. Oltre a quello anche altre dieci opere, tra stampe e dipinti, sono state oggetto di restauro e da oggi saranno visibili ai sassaresi e ai turisti. Una delle tre nuove sale, al piano terra, è dedicata proprio ai ritratti. La seconda comprende le bellissime tele nate durante il soggiorno in Africa tra il 1924 e il 1927. Alcune delle nuove opere sono state invece inserite in sale già esistenti come quella dei maestri o delle incisioni. Al secondo piano, infine, c’è la terza nuova sala dedicata alla produzione grafica».

«Siamo molto contenti e orgogliosi di poter ampliare questa offerta culturale nata grazie alla collaborazione tra lo Stato e la Regione», ha aggiunto la dirigente dei Musei della Sardegna Valentina Uras.

La storia travagliata di questa collezione vede, sin dal 1958, lavorare insieme la Regione e il Ministero della Cultura. E da allora che le due amministrazioni iniziano a scriversi per collaborare nella gestione delle opere, solo da poco acquisite e ancora stipate a casa della sorella del pittore, Isabella.

Che a Sassari fosse necessaria una Pinacoteca era opinione condivisa. Lavorano per la sua nascita e la chiedono soprattutto due Soprintendenti Ercole Contu, e Roberto Carità, che preme perché la Pinacoteca nasca nel giardino a fianco a Villa Melis, nel frattempo divenuta sede della Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie. E la Collezione Biasi dunque viene accolta là, in un edificio che però allora aveva spazio solo per gli uffici. Poi altri viaggi e spostamenti sino all’arrivo in deposito all’ex Canopoleno, complesso monumentale salvato dalla demolizione, restaurato e destinato a essere, finalmente, sede della Pinacoteca. Nel cuore del centro storico di Sassari, a due passi da Palazzo Ducale in un itineriario ideale tra gli edifici più interessanti nella parte antica della città.

La mostra dedicata a Giuseppe Biasi sarà visitabile gratuitamente per l’inaugurazione, in programma a partire dalle 19,30 venerdì 26 luglio 

 

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