La Collezione Giuseppe Biasi, in mostra le opere dell’artista sassarese
Il 26 luglio l’inaugurazione a Sassari in piazza Santa Caterina. Un allestimento con più di cento quadri e inediti che ridà luce a uno dei nomi di spicco del panorama sardo e nazionale del ’900
La collezione regionale di Giuseppe Biasi, con circa cento opere in più rispetto a quelle già presenti, sarà da oggi visibile negli spazi della Pinacoteca Nazionale di Piazza Santa Caterina a Sassari.
È un’esposizione che consente di ripercorrere tutta la carriera del maggior pittore sardo del ‘900. La prima selezione era stata inaugurata nel mese di febbraio di quest’anno e comprendeva poco meno di 40 opere. Sono in tutto circa 300 quelle che sono arrivate dalla Regione. La scelta di riportare a Sassari il bellissimo patrimonio artistico di Biasi era nata dall’esigenza di renderlo finalmente fruibile a tutti. Ma c’era anche la necessità di tutelare nella maniera migliore dei beni che iniziavano a mostrare dei segni di degrado.
«Tra le opere c’è un dipinto completamente inedito – ha spiegato la direttrice della Pinacoteca, Maria Paola Dettori – rappresenta una Donna di Busachi. Era completamente coperto da una carta molto spessa e le restauratrici della Soprintendenza lo hanno recuperato. Oltre a quello anche altre dieci opere, tra stampe e dipinti, sono state oggetto di restauro e da oggi saranno visibili ai sassaresi e ai turisti. Una delle tre nuove sale, al piano terra, è dedicata proprio ai ritratti. La seconda comprende le bellissime tele nate durante il soggiorno in Africa tra il 1924 e il 1927. Alcune delle nuove opere sono state invece inserite in sale già esistenti come quella dei maestri o delle incisioni. Al secondo piano, infine, c’è la terza nuova sala dedicata alla produzione grafica».
«Siamo molto contenti e orgogliosi di poter ampliare questa offerta culturale nata grazie alla collaborazione tra lo Stato e la Regione», ha aggiunto la dirigente dei Musei della Sardegna Valentina Uras.
La storia travagliata di questa collezione vede, sin dal 1958, lavorare insieme la Regione e il Ministero della Cultura. E da allora che le due amministrazioni iniziano a scriversi per collaborare nella gestione delle opere, solo da poco acquisite e ancora stipate a casa della sorella del pittore, Isabella.
Che a Sassari fosse necessaria una Pinacoteca era opinione condivisa. Lavorano per la sua nascita e la chiedono soprattutto due Soprintendenti Ercole Contu, e Roberto Carità, che preme perché la Pinacoteca nasca nel giardino a fianco a Villa Melis, nel frattempo divenuta sede della Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie. E la Collezione Biasi dunque viene accolta là, in un edificio che però allora aveva spazio solo per gli uffici. Poi altri viaggi e spostamenti sino all’arrivo in deposito all’ex Canopoleno, complesso monumentale salvato dalla demolizione, restaurato e destinato a essere, finalmente, sede della Pinacoteca. Nel cuore del centro storico di Sassari, a due passi da Palazzo Ducale in un itineriario ideale tra gli edifici più interessanti nella parte antica della città.
La mostra dedicata a Giuseppe Biasi sarà visitabile gratuitamente per l’inaugurazione, in programma a partire dalle 19,30 venerdì 26 luglio