La Nuova Sardegna

Il personaggio

Max Correnti: «La mia musica per i vip della Costa Smeralda

di Paolo Ardovino
Max Correnti: «La mia musica per i vip della Costa Smeralda

L’esperto dj torinese racconta l’attività tra locali e feste private. Proprietario dello storico Blues cafè di Porto Cervo, ora suona per calciatori, magnati e personalità in vacanza

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Cercatelo a tutte le ore tranne che di prima mattina. Per il resto, «in questo periodo arrivo anche a sette djset al giorno». Pomeriggi in piscina, aperitivi al tramonto, cene, movida notturna. Da un locale all’altro, è la vita che ha scelto ormai da un bel po’ di tempo Max Correnti.

Torinese, classe ’64, in Sardegna sin dal 1991. L’anno del primo locale aperto a Capo Coda Cavallo. Anche se a scrivere qualche pagina di storia della Costa Smeralda è stato il suo Blues cafè di Porto Cervo, aperto sino al 2010. Oggi il fondatore dell’agenzia McEventz, che muove in Costa una trentina tra dj e musicisti, racconta l’estate vista dietro la consolle: «Tra ristoranti, yacht club e beach club noto un calo, diciamo attorno al 30 per cento – spiega Max Correnti –. Ma parlo di turismo di fascia media. Il target alto invece è sempre presente. Vip, molti calciatori, personaggi dello spettacolo, e tra gli stranieri tanti americani e inglesi».

Correnti spazia dagli eventi in ville private ai djset nei ristoranti e nei club, «confermo la scelta che ho fatto tanti anni fa: alla lunga, preferire la Sardegna alla movida di Riccione ha pagato». I Ferragnez, Gianluca Vacchi, Cristiano Ronaldo, tanti sportivi italiani e ricchi magnati in vacanza. Il pubblico è eterogeneo.

Ne approfitta, l’esperto dj, per togliersi qualche sassolino: «Non conta solo essere bravo, ma avere cultura musicale – il monito rivolto alle giovani generazioni -. Io personalmente non riesco a scadere nel reggaeton e per tutti i miei dj preparo delle playlist di qualità. In generale, sono contro il sistema del dj-pulmino. Cosa intendo? Quelli che non sono capaci ma suonano. Un sistema che ha fatto male alla cultura, perché i dj non sono pr che se riempiono il locale allora possono suonare qualsiasi cosa».

Il target di Correnti («a casa mia a San Pantaleo ho 14mila dischi») si riferisce agli anni ’70, ’80 e ’90 remixati. Il fondatore di McEventz racconta alcuni aneddoti: «Uno dei miei dj ha suonato su uno yach da Porto Cervo a Capri, per alcuni americani, e il giorno dopo gli è stato pagato il biglietto di ritorno per la Sardegna» o ancora «quando a una festa privata misi alcuni brani country, un maggiordomo mi informò che un invitato, un petroliere americano, mi aveva invitato a suonare nel suo castello, a Houston. Sì, sono belle esperienze».

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