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Platamona, una scultura di sabbia per l’orsa abbattuta

Platamona, una scultura di sabbia per l’orsa abbattuta

L’ultima opera di Nicola Urru è dedicata a Kj1 dopo il decreto che in Trentino ha messo nel mirino l’animale per alcuni episodi di aggressione: «Preservare l'orso vuol dire salvare l'identità di molti popoli e culture

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Sassari L’artista che scolpisce con la sabbia, Nicola Urru, ha dedicato la sua ultima opera sulla spiaggia di Platamona al caso dell’orsa Kj1. Il 30 luglio scorso, infatti, l'orsa era stata abbattuta su disposizione di un decreto firmato dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti dopo che l'animale era stato ritenuto pericoloso a seguito di sette aggressioni verso gli uomini.

«Laddove gli uomini hanno coabitato con gli orsi, la sua presenza non è rimasta inosservata. Nel tempo venerato, amato, odiato e combattuto, oggi l'orso è stato detronizzato dalla sua terra, fisicamente e culturalmente, ciononostante, tracce indelebili persistono ancora nei miti, nelle leggende e feste popolari – questo il messaggio con cui Urru ha accompagnato le immagini dall’alto della scultura -. Dietro quanto detto è  scritto a favore o contro gli orsi in molte aree ci sono motivazioni ideologiche, politiche, culturali, ecologiche e biologiche. Sebbene nell'epoca contemporanea gli orsi vivano ai margini della nostra società, occupando più i film, libri o camerette dei bambini... che la vita reale, nelle nostre montagne l'orso ancora sopravvive nella sua autentica selvaticità... Preservare l'orso vuol dire salvare l'identità di molti popoli e culture, compresa quella del Trentino». 

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