C’è tanta, tantissima Sardegna in “La coda del diavolo”. O meglio c’è tantissima Gallura. Ci sono il mare di Golfo Aranci e Porto Rotondo, le montagne tra Tempio e Aggius, le sopraelevate di Olbia. Ma soprattutto c’è una Sardegna diversa da quella che spesso viene fotografata al cinema. È una Sardegna contemporanea, cupa, invernale quella in cui si svolge “La coda del diavolo”, thriller diretto da Domenico De Feudis con Luca Argentero nei panni di Sante Moras, un ex poliziotto oggi guardia carceraria che viene accusato di un omicidio. Un uomo in fuga che trova un unico aiuto nella giornalista Fabiana Lai, interpretata da Cristiana Dell’Anna. Il film, su Sky Cinema dal 25 novembre, è stato presentato a Cagliari dal regista e dall’attrice protagonista.
Perché la Sardegna?
DE FEUDIS: «Perché il libro di Maurizio Maggi è ambientato in Sardegna e c’era la volontà di riportare la storia in quel contesto. Sono subito andato a nozze con questa terra che mi piace tantissimo. L’avevo già esplorata in passato e si è confermata magica, selvaggia, accogliente».
DELL’ANNA: «La Sardegna è stata di grossa ispirazione. Per di più eravamo lontani dall’alta stagione in cui vengono tutti. Io la trovo molto suggestiva anche in inverno. I luoghi di mare sono più eccitanti».
La Sardegna è sempre più terra di cinema. Com’è stato girare nell’isola?
DE FEUDIS: «È stato molto importante il supporto della Film commission che ci ha accompagnati alla scoperta dei luoghi inerenti a quella che era la mia visione, circoscritti in una specifica regione, la Gallura. C’ero già stato e mi avevano colpito quei luoghi che a fine stagione sembrano villaggi western deserti».
La villa in Costa Smeralda è la stessa di “Loro” di Paolo Sorrentino.
DE FEUDIS: «Gliela ho rubata (ride, ndr). In quel film ero assistente alla regia». Argentero ha ragione quando fice che nel film non si vede mai il suo sorriso...
DELL’ANNA: «Posso garantire che nelle pause ridevamo eccome. È stato un gruppo di lavoro estremamente piacevole e quando succede è tutto più facile. Spesso si associa il set a un luogo militare, e per certi versi lo è. Riuscire a lavorare in armonia è importante e con Domenico e Luca è stato così».
Nessuno però deve aspettarsi una love story.
DELL’ANNA: «Finalmente siamo usciti dalla retorica uomo e donna che si innamorano, dalla solita favoletta. Non sempre le cose vanno come sempre, anzi in questo modo è anche più interessante». Negli Usa è stata intervistata da Whoopi Goldberg, innamorata pazza dell’isola. Gliene ha parlato?
DELL’ANNA: «Siamo amiche, e sono stata anche a casa sua a Stintino. Lei è come la si vede, di quelle persone che piacciono a me, senza maschera, dice quello che pensa. In Whoopi mi ci riconosco, è un esempio da seguire».