Premi Oscar, sarà una sfida Emilia Peréz-The brutalist
L’Italia, esclusa con Vermiglio, tifa per Isabella Rossellini. Miglior attrice: in corsa Fernanda Torres, origini di Bonarcado
Dopo il rinvio a causa dei devastanti incendi a Los Angeles sono state annunciate le nomination agli Oscar in vista della cerimonia di premiazione dei 97esimi Academy Awards in programma il 2 marzo al Dolby Theatre di Hollywood. Candidature che delineano quanto era già prevedibile guardando i risultati dei Golden Globes: una sfida tra “Emilia Pérez” e “The Brutalist”. Delusione per il cinema italiano che puntava con “Vermiglio” di Maura Delpero a entrare nella cinquina di finalisti per il miglior film internazionale, attenuata dalla prima nomination in una lunga carriera per un’icona come Isabella Rossellini che potrebbe portare a casa la statuetta come attrice non protagonista grazie alla convincente presenza in “Conclave”. Mentre tra le candidate in un ruolo principale figura l’interprete brasiliana di origini sarde Fernanda Torres per la straordinaria prova in “Io sono ancora qui”.
Il duello Rispetto alle altre categorie quella per il miglior film è allargata a ben dieci titoli. Una lista che andando per numero di nomination guida “Emilia Pérez” di Jacques Audiard con tredici candidature. In questi giorni nelle sale italiane il lungometraggio del regista francese unisce in una cornice da musical il gangster movie e il melò, il dramma familiare e personale, la storia di redenzione e la tragedia greca. Un ibrido sorprendente, con una storia che parte dal desiderio di un boss del narcotraffico messicano di diventare donna con un’operazione di affermazione di genere. Dieci invece le nomination per “The Brutalist” di Brady Corbet che al momento i bookmaker sembrano comunque dare per favorito come miglior film e anche per la regia, già premiata alla Mostra del cinema di Venezia dov’è l’opera dalla durata fluviale (più di tre ore e mezza) è stata presentato in anteprima. Incentrato su un architetto ebreo-ungherese scampato all’Olocausto, il film che il 6 febbraio uscirà nei cinema vede la presenza nel cast anche di Alessandro Nivola, nipote del grande artista oranese Costantino emigrato in America all’inizio della Seconda guerra mondiale.
Gli altri film Tra i due litiganti, come si dice, può sempre spuntarla un terzo incomodo. Certo è difficile pensare a grandi sorprese, ma possono comunque sperare nella statuetta più ambita anche gli altri otto lungometraggi che si sono guadagnati la nomination. Seguendo sempre un ordine dato dal numero di candidature bisogna ricordare le dieci prese anche da “Wicked”, prequel sulle future streghe conosciute con “Il mago di Oz”, mentre nove sono quelle collezionate da “Anora”, la favola amara di Sean Baker che ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Si è fermato invece a otto “Conclave”, il thriller ambientato nel mondo della Chiesa diretto da Edward Berger, mentre a cinque sono arrivati “Dune - Parte 2” e “The Substance”, il body horror firmato da Coralie Fargeat che è anche l’unica donna nella cinquina per la miglior regia. A completare la lista dei magnifici dieci il dramma brasiliano “Io sono ancora qui”, “Nickel Boys” incentrato sull’amicizia tra due ragazzi afroamericani e “A Complete Unknown”, il biopic su Bob Dylan che da ieri è nelle sale italiane.
Le attrici Si è già anticipato nella cinquina delle attrici protagoniste il nome di Fernanda Torres che si presenta con l’invidiabile biglietto da visita del Golden Globe per la miglior interpretazione femminile in un film drammatico. L’attrice brasiliana, la cui bisnonna era di Bonarcado, interpreta una donna coraggiosa che agli inizi degli anni Settanta, quando il Brasile vive nella morsa della dittatura, resta da sola con cinque figli dopo che il marito viene arrestato dai militari. Nel film diretto da Walter Salles, dal 30 gennaio nelle sale, è presente in una piccola parte sul finale anche la madre Fernanda Montenegro, altra grande interprete del cinema brasiliano. A contenderle l’Oscar Karla Sofía Gascón, volto di “Emilia Pérez” e prima interprete trans a raggiungere la nomination, Demi Moore rilanciata con “The Substance”, Mikey Madison protagonista di “Anora” e Cynthia Erivo per “Wicked”. Tra le attrici non protagoniste Isabella Rossellini dovrà vedersela soprattutto con Zoe Saldana data per favorita anche rispetto a Monica Barbaro, Ariana Grande e Felicity Jones.
Gli attori Per la miglior interpretazione maschile sembra lanciatissimo Adrien Brody, protagonista di “The Brutalist”, che una statuetta della stessa categoria l’aveva conquistata con “Il pianista” di Roman Polanski nel 2003. L’avversario più quotato potrebbe rivelarsi Timothée Chalamet nei panni di Bob Dylan in “A Complete Unknown” che racconta il percorso del musicista e cantautore nella prima metà degli anni Sessanta. In nomination anche Colman Domingo con “Sing Sing”, Ralph Fiennes per “Conclave” e Sebastian Stan che in “The Apprentice” interpreta un giovane Donald Trump. Come attori non protagonisti si giocheranno invece l’Oscar 2025: Yura Borisov, Kieran Culkin, Edward Norton, Guy Pearce e Jeremy Strong.
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