Festival di Sanremo, Simone Cristicchi indosserà abiti firmati Antonio Marras
Il cantautore ha parlato dello stilista sardo: «Un genio, la sua visione del mondo è poetica e delicata»
«Il mio è un colore all'interno di questo mosaico che Carlo Conti ha voluto creare e sono contento per aver riportato i cantautori a Sanremo. Ci sono artisti meravigliosi come Lucio Corsi e a Brunori Sas, ci sentiamo in una sorta di riserva indiana ed è una novità al Festival: negli ultimi anni il cantautorato è stato meno considerato e sul quel palco portiamo avanti la bandiera di chi ci ha insegnato a scrivere canzoni»: a una settimana dal festival di Sanremo, Simone Cristicchi si racconta. Il cantautore sarà in gara con il brano “Quando sarai piccola”. Il 14 febbraio uscirà il suo nuovo album, “Dalle tenebre alla luce”, quinto lavoro in studio.
«Erano 11 anni che non pubblicavo un disco…oggi si corre un po’ troppo in discografia. Questo è un viaggio alchemico, citando Dante, nel quale dobbiamo attraversare le nostre ombre e inquietudini profonde e l'inferno che ci abita. Solo osservandole possiamo trasformarle in altro».
Il suo rapporto con la fragilità nasce da lontano, da quando, a 10 anni, ha perso il padre. «Se non avessi trovato lo sfogo dell'arte sarei stato un uomo molto violento e chiuso in me stesso - rivela -. Ho passato due anni della mia vita in una camera, chiuso, a disegnare. Rifiutavo qualsiasi forma di aiuto e gli unici amici erano questi personaggi colorati e divertenti che inventavo per farmi compagnia. La mia cura sono state la musica e l'arte, che hanno curato questa mia ferita profonda e continuano a farlo».
Sul palco dell'Ariston Cristicchi indosserà degli abiti firmati Antonio Marras, che per incontrare la stampa ha messo a disposizione dell'artista lo spazio milanese Nonostantemarras, un concept store che unisce moda e arte. I due si sono conosciuti in Sardegna, terra d'origine dello stilista e da allora collaborano. «Antonio è un genio, un artista totale che riesce a esprimere tutta la sua arte in innumerevoli modi - sottolinea Cristicchi -. Qui regna la sua visione del mondo: poetica e delicata».