Rohrwacher e Germano nel film tratto dal libro di Michela Murgia
Il 3 marzo al via le riprese di “Tre ciotole”, diretto da Isabel Coixet Il produttore Tozzi: «Una storia d’amore e di senso della vita»
Un semplice litigio di coppia diventato motivo di separazione. Un uomo e una donna che cercano di superarla a modo proprio, fino a quando qualcosa di più grande e inevitabile non entra in gioco. Da lì tutto cambia. Tre Ciotole, romanzo di Michela Murgia pubblicato da Mondadori, è pronto a sbarcare sul grande schermo, con il primo ciak fissato per il 3 marzo. Il film è diretto dalla regista spagnola Isabel Coixet, e vede come protagonisti i plurivincitori del David di Donatello Elio Germano e Alba Rohrwacher. Con produttori Cattleya Producciones e ITV Studios, la pellicola italo-spagnola sarà distribuita in tutta Italia da Vision Distribution.
L’opera Marta e Antonio non superano quella che sembrava solo una banale lite, si lasciano. La donna reagisce alla rottura chiudendosi in sé stessa, ignorando il mondo esterno. L’unica cosa che però non riesce a ignorare è la sua improvvisa mancanza di appetito. L’uomo, promettente chef, invece si butta sul lavoro. Non riesce a dimenticare Marta, anche se è stato lui a lasciarla. Ad un tratto ecco il plot twist. Le cose più semplici e piacevoli come la musica e il sapore del cibo, o più certe, come i desideri e le scelte fatte fino a quel momento, vengono stravolte in maniera radicale. Cambia la prospettiva. Marta scopre che il problema di appetito è legato più alla propria salute che al dolore della separazione: le viene diagnosticato un carcinoma renale al quarto stadio. È la stessa malattia che ha colpito e portato via, ormai quasi due anni fa, Michela Murgia, la quale ha utilizzato il personaggio uscito dalla sua penna per descrivere quello che ha vissuto in prima persona. «È il racconto di quello che mi sta succedendo – aveva dichiarato la scrittrice –, diagnosi compresa».
Il significato «“Tre Ciotole è il mio paesaggio interiore, racconto di una donna alle prese con due eventi simultanei: è nel mezzo di una dolorosa separazione e davanti all'inevitabile. Ma non è una donna che implora o cerca compromessi; è una donna che si inchina, come si fa davanti al sole che tramonta, consapevole che sorgerà di nuovo, altrove, al di là del suo sguardo». Isabel Coixet interpreta così il libro della Murgia, un romanzo che ha venduto oltre 200mila copie. «Voglio raccontare il percorso della protagonista, Marta, nella Roma di oggi con delicatezza ed emozione, perché ci mostra che perfino nell'addio può esserci grazia, e anche nel dolore c’è spazio per la gioia».
Il progetto Le riprese dureranno circa sette settimane. Riccardo Tozzi, fondatore e presidente di Cattleya, ha parlato dell’idea che sta dietro alla nascita del film «Mi è capitato varie volte di incrociare Isabel Coixet e il suo lavoro. Quando ho letto il libro della Murgia ho immediatamente pensato che sarebbe stata perfetta per dirigerlo. Sa raccontare l’amore nelle forme più diverse: questa mi pareva una storia d’amore e di senso della vita». E aggiunge: «Con Isabel c’è stata un’intesa perfetta, e lei ha avuto subito idee chiare, a partire dalla scelta di Alba Rohrwacher ed Elio Germano».