La Nuova Sardegna

Sport: Malagò, 'senza ius soli per atleti a rischio risultati futuri'

22 giugno 2023
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Milano, 22 giu. - (Adnkronos) - Giovanni Malagò, Presidente del Coni, è il protagonista del nuovo episodio di “Professione Presidente”, il format di Dazn con Giorgia Rossi che approfondisce il dietro le quinte di istituzioni, leghe e club sportivi, partendo dal punto di vista dai Presidenti che le gestiscono. Tra grandi soddisfazioni, successi e risultati, ma anche momenti più difficili nei dieci anni di carriera al Coni, l’intervista con Malagò – disponibile in app da domani 23 giugno - tocca temi caldi del mondo dello sport. Dal potenziamento delle infrastrutture sportive del Paese attraverso un Piano Marshall dedicato all’impiantistica e l’intervento dello Stato, con il quale c’è dialogo e collaborazione, all’incremento degli investimenti nello sport nelle scuole, vitale per formare i campioni del futuro: complice la crisi demografica, che riduce il bacino di talenti per il ricambio degli atleti nelle nazionali, dopo Parigi 2024 l’Italia potrebbe non raggiungere più i risultati da podio conseguiti negli ultimi anni. “Abbiamo perso 5 milioni di italiani tra i 18 e i 35 anni che sono formalmente, salvo rare eccezioni, quelli che vanno alle Olimpiadi. Se non succede qualcosa di diverso da Parigi in poi certi risultati non potranno più arrivare”. Per questo motivo concedere lo ius soli sportivo, secondo Malagò, assicurerebbe atleti promettenti nelle fila della Nazionale e velocizzerebbe il procedimento burocratico dei neo-diciottenni figli di stranieri in Italia: “Vogliamo fare in modo che lo ius soli sportivo in automatico dia questo riconoscimento?”. Fruttuoso, nella preparazione degli atleti, lo sforzo delle associazioni sportive dilettantistiche, un modello considerato vincente. Ed è grazie a questo impegno a discapito delle poche risorse che “Siamo dei giganti nello sport nel mondo, siamo considerati dei fenomeni”, afferma Malagò in Professione Presidente. Alte le aspettative condivise con Dazn sulla preparazione di Milano-Cortina 2026, che cicatrizza la ferita dello stop di Roma 2024. L’organizzazione delle Olimpiadi Invernali procede nonostante gli imprevisti del Covid e della guerra e i cambi di interlocutori al governo: “Sarà una corsa contro il tempo, ma io sono convinto che alla fine sarà un grande successo”. Tante le speranze riposte anche in Parigi 2024, considerati gli ottimi risultati ottenuti a Tokyo 2020 e Pechino 2022: “Le mie previsioni? Sono di natura un grande ottimista, lo sanno tutti, abbiamo dei dati molto confortanti, estremamente lusinghieri.”
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