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Giochi di abilità con i pony: Mounted Games ad Alghero

di Adele Curedda*
Adele Curedda
Adele Curedda

Il Progetto Atleta di Alto livello promosso nelle scuole è un'ottima opportunità per tutti i ragazzi che si allenano a livello agonistico e hanno molti impegni sportivi

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Il Progetto Atleta di Alto livello promosso nelle scuole è un'ottima opportunità per tutti i ragazzi che si allenano a livello agonistico e hanno molti impegni sportivi. Dallo scorso anno sono riuscita a raggiungere i requisiti per entrare a farne parte, grazie alla partecipazione ai Campionati Italiani Individuali di Mounted Games.

«Che sport sarebbe?» è la prima domanda che tutti mi fanno. È uno sport poco conosciuto in Sardegna, nasce per i bambini come “Pony Games” e si trasforma a livello agonistico in “Mounted Games”. Leggendo la parola “pony” è subito chiaro che si tratta di uno sport equestre, ci tengo a precisare che un pony nell'immaginario è «un piccolo cavallo», in realtà si chiamano pony i cavalli che non arrivano a 148 centimetri al garrese, difficile non confonderli, a volte. In questo sport l'altezza dei pony segue la crescita dei bambini, infatti ora monto la mia Zoe alta 143 centimetri.

A differenza di altre discipline equestri più conosciute (salto, dressage, endurance), nella Mounted Games si gioca in squadra, in categorie legate all’età e alle competenze acquisite. In sella al proprio pony si eseguono molteplici giochi che richiedono coordinazione, equilibrio, forza fisica e un'ottima relazione tra cavaliere e pony che diventa il tuo primo compagno di squadra. Posso menzionare alcuni giochi curiosi, incomprensibili su carta, lo spettacolo è vederli realizzati: due tazze, palla e cono, pneumatico, cassetta degli attrezzi, 4 bandiere...e ancora basket, calzini... tanti altri, tutti divertenti... perlomeno quando hai imparato a farli! L'impegno sportivo è quello di allenarmi e allenare il mio pony quasi tutti i giorni. Le competizioni per il livello raggiunto sono solo Nazionali, dislocate in varie regioni d'Italia e per noi sardi, con il mare di mezzo, è davvero un grande svantaggio: abbiamo i pony da trasportare e con il lungo viaggio partiamo sempre un giorno in anticipo perché devono riposare in vista della gara. Pertanto le mie assenze scolastiche sono numerose. Il Progetto Studente Atleta sostiene la mia attività sportiva e ho riscontrato una collaborazione da parte dei miei insegnanti davvero importante. Essere sensibili al fatto che spesso ho bisogno di più tempo per le verifiche, non fissare compiti in classe quando da calendario sono in gara, avere assenze sportive giustificate è un grande aiuto per il mio piano di studi. I miei impegni sportivi sono un grande sacrificio che viene alleggerito dalla passione che ho per questo sport, riuscire ad organizzare lo studio è un’abilità che ho dovuto imparare con altrettanto sacrificio: avere dei docenti che valorizzano uno «studente atleta» la ritengo una grande fortuna.

*Adele è una studentessa del liceo Fermi di Alghero
 

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