Gli studenti non sono un voto e la scuola dovrebbe insegnare 1, 2, 3... benessere
La scuola non dovrebbe essere un luogo di umiliazione per il voto, la scuola non dovrebbe essere luogo di ansie e paure
1, 2, 3... ansia. Il primo quadrimestre sta finendo, e nella testa di ragazzi e ragazze c’è solo una melodia di numeri, dall’1 al 10 che fin troppo spesso diventano più importanti della persona, e che provocano fin dalla tenera età ansia legata alla scuola. Spesso noi giovani ci sentiamo dire «Gli anni scolastici saranno i migliori della tua vita». Quasi ignorando cosa si nasconde dietro agli «anni migliori della nostra vita». Dall’ansia di non essere abbastanza, di deludere le aspettative dei nostri familiari, la paura del fallimento, della umiliazione di ricevere un voto negativo. Quasi ignorando che il tasso di suicidi e autolesionismo legati all’ansia scolastica, abbia avuto un incremento del 60%. La scuola non dovrebbe essere un luogo di umiliazione per il voto, la scuola non dovrebbe essere luogo di ansie e paure.
La scuola che vorremmo è una scuola che ci faccia stare bene, un luogo dove non ti deridono per un voto o per un errore, ma ti aiutano. La scuola che vorremmo, è una scuola dove 1,2,3... ansia, non esiste, ma esistono docenti che ti fanno comprendere al meglio l’argomento, non con un unico metodo di studio universale per tutti, ma vari e personali metodi di studio, per ciascuno studente. La scuola che vorremmo, è una scuola dove in primo luogo si mette il benessere dell’individuo, e non della verifica. Un luogo dove non esiste competizione tra gli studenti, dove non c’è la sopraffazione di qualcuno su gli altri, ma l'aiuto reciproco. La scuola che vorremmo è una scuola nella quale non si viene bocciati per un 5 in condotta, ma che vengano aiutati anche gli studenti che vengono etichettati con l’aggettivo di “casinisti”. Il compito della scuola non è solo quello di fornire nozioni, ma soprattutto quello di aiutare nella crescita dell’individuo come tale.
Spesso ci sarà capitato di sentirci dire «Se prendi una insufficienza non vai a fare sport, musica, pittura». Negandoci di fare ciò che più ci piace, di fare ciò in cui ci sentiamo liberi di esprimere noi stessi. La scuola deve fornire il bagaglio culturale per affrontare al meglio la vita, non a negare il tempo per se stessi. La melodia in testa per ogni individuo, deve intonare 1,2,3... vita, benessere e crescita personale.
*Emma frequenta il liceo delle Scienze umane a La Maddalena