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Il binge drinking emergenza fra i minori

di Lisa Dalu ed Elisabetta Fenu*
Il binge drinking emergenza fra i minori

Il divieto di vendere alcolici ai ragazzini non viene rispettato Patto istituzioni-famiglie per educare i giovani alla salute

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In Italia, il consumo di alcol tra i minori è un problema crescente. Le statistiche dell’Università di Pisaevidenziano che la prima assunzione di alcol avviene tra i 10 e i 17 anni, con una prevalenza particolarmente alta tra i 13 e i 14 anni. Questo dato mostra un esordio precoce nel consumo, che può avere effetti devastanti sullo sviluppo fisico, psicologico e sociale dei giovani.

Gli studi confermano che tra gli adolescenti aumentano significativamente il rischio di dipendenze da alcol, i disturbi psichiatrici e i comportamenti devianti.

In Sardegna, la situazione è preoccupante. I dati regionali indicano che il consumo di birra, aperitivi e liquori tra i giovani sardi è tra i più elevati in Italia. L’isola è, infatti, una delle regioni con la percentuale più alta di adolescenti, in particolare tra i 14 e i 17 anni, che fanno uso di alcol. Un fenomeno molto diffuso è il binge drinking, l’abbuffata alcolica, ossia l’assunzione di grandi quantità di alcol in poco tempo, cinque o più bevande buttate giù in due o tre ore, con il risultato di ottenere una pesante ubriacatura i cui effetti ricadono sulla salute: non di rado si notano accessi al pronto soccorso per coma etilico, incidenti stradali, lesioni, e a questi si aggiungono le difficoltà scolastiche e relazionali.

Un altro fattore critico è la facilità con cui i minorenni riescono a procurarsi l’alcol, nonostante le normative nazionali ne vietino la vendita. La presenza di alcol durante le feste, nelle discoteche e nei luoghi di aggregazione giovanile alimenta ulteriormente il consumo precoce.

L’isola si trova dunque a fronteggiare il duplice problema di misure preventive inadeguate e di una cultura sociale che non stigmatizza sempre il consumo eccessivo di alcol. A livello regionale e nazionale sono state avviate iniziative per sensibilizzare giovani e famiglie, con campagne educative nelle scuole, interventi informativi sui rischi dell’alcol e supporto alle famiglie.

Tuttavia, la vera sfida resta quella di modificare non solo i comportamenti, ma anche le percezioni sociali legate all’alcol, spesso visto come rito di passaggio o segno di emancipazione.

In conclusione, prevenire il consumo di alcol tra gli adolescenti richiede un impegno congiunto di famiglie, scuole, istituzioni e società civile, per garantire un futuro sano e privo di dipendenze ai giovani. Educare alla salute è un dovere morale, così come è un dovere morale il rispetto delle regole che vietano la vendita di alcolici ai minori.

*Lisa ed Elisabetta studiano al liceo Pira di Siniscola


 

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