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Stop allo spreco alimentare

di Michele Porcheddu*
Stop allo spreco alimentare

Occorre ripensare lo stile delle festività

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Gli sprechi alimentari dopo le feste natalizie sono un problema importante, anche in Sardegna, dove le tradizioni culinarie sono al centro delle celebrazioni. Durante questo periodo, la preparazione di piatti tipici come culurgiones, porcetto, seadas e altri dolci tradizionali porta spesso a un eccesso di cibo che non viene consumato. Secondo i dati nazionali, gli sprechi alimentari aumentano del 30-40% rispetto al resto dell’anno, e in Sardegna il fenomeno è accentuato dalla generosità tipica delle tavole natalizie, dove abbondanza e convivialità sono valoriradicati. Alimenti freschivengono preparati in quantità superiori al necessario e finiscono per essere gettati, spesso perché non si riescono a consumare entro la scadenza.

Lo spreco non riguarda solo il cibo, ma anche le risorse naturali, con un impatto significativo sull’ambiente. Ridurre gli sprechi è una priorità, e per farlo è fondamentale adottare strategie pratiche come una migliore pianificazione dei pasti, il riutilizzo degli avanzi in nuove ricette, una maggiore attenzione alla conservazione e la donazione del cibo in eccesso a chi ne ha bisogno. Ma è necessario impegno delle istituzioni e delle famiglie per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di combattere lo spreco, trasformando il Natale non solo in un momento di abbondanza, ma anche di solidarietà e responsabilità.

*Michele frequenta l’Ipsar di Alghero


 

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