Giallo di Alghero, in carcere il compagno di Speranza Ponti
Per la Procura Massimiliano Farci è responsabile della morte della donna. Lui sostiene invece che la 50enne si è uccisa
ALGHERO. Massimiliano Farci, 53 anni, è in stato di fermo nel carcere di Bancali, a Sassari. Sentito alla presenza del suo legale, Daniele Solinas, Farci ha respinto ogni responsabilità. L'uomo è indiziato del reato di omicidio. A farlo sapere, in un comunicato diffuso dai carabinieri, è il procuratore della Repubblica Gianni Caria.
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"Nelle prime ore del mattino di oggi 31 gennaio, il Pm ha proceduto al fermo dell'indiziato di delitto di Massimiliano Farci, di anni 53, detenuto semilibero, perr il reato di omicidio doloso, occultamento di cadavere, furto e utilizzo indebito di carta bancomat in danno di Speranza Ponti, di anni 50".
"A seguito di un interrogatorio durato diverse ore _ prosegue il comunicato _ alla presenza dell'avvocato Daniele Giuseppe Solinas, il Farci alla fine ha ammesso dopo numerose contestazioni degli elementi di prova e indiziari a suo carico, che la donna, sua convivente, era deceduta a a seguito di suicidio il giorno 6 dicembre e che aveva occultato il cadavere in una zona di campagna vicino ad Alghero. Il corpo è stato rinvenuto dai carabinieri di Alghero poco dopo".
"Nonostante le sue dichiarazioni _ si legge ancora nel comunicato _ pur nell'ovvio rispetto del diritto di difesa, e nell'attesa di un vaglio processuale, si è comunque ritenuto che Farci fosse responsabile dei reati sopra evidenziati ed è stato accompagnato in stato di fermo al carcere di Bancali, in attesa del procedimento di convalida davanti al Gip".
Il comunicato rivela anche che sono in corso o verranno effettuati gli accertamenti da parte del Ris Carabinieri di Cagliari sul luogo del ritrovamento del cadavere e sul luogo del presunto suicidio, nonnchè l'esame medico-legale sulle cause del decesso.
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"Le indagini _ sottolinea il procuratore Caria _ sono state svolte con grande professionalità e abnegazione dai carabinieri della Compagnia di Alghero. Si sottolinea anche il riserbo e la collaborazione da parte dei familiari di Speranza Ponti, cui va un doveroso pensiero, condotta che ha reso meno difficoltosa e più efficace l'indagine".