Da cotonificio a polo del design
di Nicola Nieddu
Il Comune sarà partner di un progetto del Dipartimento di Architettura per accedere ai fondi del Pnrr
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ALGHERO. Un centro di ricerca, trasferimento tecnologico ed alta formazione per il design nella sede dell'ex cotonificio. Potrebbe essere il Dipartimento di Architettura a gestire l'ex cotonificio di via Marconi, nel quartiere di Sant'Agostino, una volta terminati i lavori edilizi in corso e opportunamente attrezzato l'immobile potrebbe ospitare attività di alta formazione universitaria e post-universitaria, convegni, aule e laboratori per sperimentazioni e applicazioni tecnologiche al servizio del sistema produttivo e culturale locale, regionale ed internazionale. Il polo potrebbe così diventare un importante centro di competenza e alta specializzazione funzionale al sostegno dei settori produttivi, per lo sviluppo di idee e soluzioni innovative per la crescita culturale ed economica dell'intero territorio regionale, con importanti impatti economici e sociali per il Comune di Alghero.
Nella delibera del 10 novembre scorso la giunta Conoci ha ufficializzato la compartecipazione al progetto che l’Università di Sassari (Dipartimento di Architettura) ha costruito per ottenere i fondi dedicati del Pnrr attraverso la partecipazione all'avviso pubblico per una «manifestazione di interesse per la candidatura di idee progettuali da ammettere ad una procedura negoziale finalizzata al finanziamento di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno». Come si ricorderà la riqualificazione dell'ex cotonificio era stata resa possibile da un finanziamento di tre milioni e centomila euro concesso dalla Regione all'allora giunta Bruno che si era aggiudicata un apposito bando per riqualificare beni regionali. Il cotonificio è infatti di proprietà della Regione ed è stato dato in comodato al Comune. Era seguita una fase di progettazione che ha coinvolto per anni studi tecnici, Comune e abitanti del quartiere, che aveva ridisegnato l'area al centro del popolare quartiere di Sant'Agostino. Ora la giunta Conoci assegna una nuova destinazione che consentirebbe all'ex cotonificio di diventare un importante e innovativo centro di ricerca in materia di Design e un adeguato polo didattico al servizio del territorio e anche di un bacino ben più ampio che travalicherebbe i confini della Sardegna. L'ex cotonificio diventerebbe struttura di riferimento per la creazione di un polo di ricerca universitario sul “Design del marchio” da considerarsi come vero e proprio ecosistema dell'innovazione imperniato sui temi prioritari del Piano Nazionale della Ricerca 2021-2027. Il soggetto proponente, come detto, è l'Università degli studi di Sassari e specificamente il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica che ha sede ad Alghero; il Comune parteciperà in qualità di partner assieme ad altri soggetti qualificati: la Rete Metropolitana del Nord Sardegna, il Consorzio industriale provinciale, l’Ente Parco di Porto Conte e i privati iVision Srl, iVision Evolution Srl e Nobento.
Il progetto, se finanziato, consentirebbe, per la giunta «un utilizzo appropriato dell'ex cotonificio e porterebbe alla creazione di una vera e propria “Università del Design del marchio” per formare specialisti in grado di operare sul mercato italiano e internazionale in materia di progettazione del marchio con una contestuale attività di ricerca e sperimentazione che, svolta di pari passo con la didattica, qualificherebbe Alghero come città dell'innovazione impegnata nei processi di avanzamento della conoscenza e trasferimento tecnologico».
Nella delibera del 10 novembre scorso la giunta Conoci ha ufficializzato la compartecipazione al progetto che l’Università di Sassari (Dipartimento di Architettura) ha costruito per ottenere i fondi dedicati del Pnrr attraverso la partecipazione all'avviso pubblico per una «manifestazione di interesse per la candidatura di idee progettuali da ammettere ad una procedura negoziale finalizzata al finanziamento di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno». Come si ricorderà la riqualificazione dell'ex cotonificio era stata resa possibile da un finanziamento di tre milioni e centomila euro concesso dalla Regione all'allora giunta Bruno che si era aggiudicata un apposito bando per riqualificare beni regionali. Il cotonificio è infatti di proprietà della Regione ed è stato dato in comodato al Comune. Era seguita una fase di progettazione che ha coinvolto per anni studi tecnici, Comune e abitanti del quartiere, che aveva ridisegnato l'area al centro del popolare quartiere di Sant'Agostino. Ora la giunta Conoci assegna una nuova destinazione che consentirebbe all'ex cotonificio di diventare un importante e innovativo centro di ricerca in materia di Design e un adeguato polo didattico al servizio del territorio e anche di un bacino ben più ampio che travalicherebbe i confini della Sardegna. L'ex cotonificio diventerebbe struttura di riferimento per la creazione di un polo di ricerca universitario sul “Design del marchio” da considerarsi come vero e proprio ecosistema dell'innovazione imperniato sui temi prioritari del Piano Nazionale della Ricerca 2021-2027. Il soggetto proponente, come detto, è l'Università degli studi di Sassari e specificamente il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica che ha sede ad Alghero; il Comune parteciperà in qualità di partner assieme ad altri soggetti qualificati: la Rete Metropolitana del Nord Sardegna, il Consorzio industriale provinciale, l’Ente Parco di Porto Conte e i privati iVision Srl, iVision Evolution Srl e Nobento.
Il progetto, se finanziato, consentirebbe, per la giunta «un utilizzo appropriato dell'ex cotonificio e porterebbe alla creazione di una vera e propria “Università del Design del marchio” per formare specialisti in grado di operare sul mercato italiano e internazionale in materia di progettazione del marchio con una contestuale attività di ricerca e sperimentazione che, svolta di pari passo con la didattica, qualificherebbe Alghero come città dell'innovazione impegnata nei processi di avanzamento della conoscenza e trasferimento tecnologico».