La Nuova Sardegna

Alghero

Rina De Liguoro, la diva algherese dimenticata

Nicola Nieddu
Rina De Liguoro, la diva algherese dimenticata

L’attrice conquistò Hollywood e l’Europa recitando accanto a grandi star come Stanlio e Ollio e Alain Delon

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ALGHERO. Diva del cinema muto dal fascino irresistibile, è stata, insieme a Francesca Bertini, l'attrice più pagata al mondo: parliamo di Rina De Liguoro (nome d’arte di Elena Caterina Catardi), attrice di origini algheresi della quale il 7 aprile ricorre il 56° anniversario della scomparsa. Nata nel 1892 a Firenze, dove il padre Pasquale si era trasferito per lavoro, ha sempre mantenuto un fortissimo legame con Alghero, dove era stata battezzata e tornava spesso a trovare i parenti. Un legame che si è però perso nel tempo: in pochi, infatti, si ricordano di questa attrice che invece è stata una delle grandi star cinematografiche, soprattutto ai tempi del muto, recitando con alcuni dei più grandi attori come Alberto Sordi, Alain Delon, Vittorio De Sica e addirittura Stanlio e Ollio.

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Prima di diventare attrice acclamata, Elena Caterina Catardi è stata una virtuosa del pianoforte e, proprio durante un concerto a Napoli, conobbe quello che poi diventerà suo marito: Wladimiro De Liguoro, rampollo di una nobile famiglia napoletana. Da musicista diventò presto attrice grazie al suo sguardo magnetico e un corpo bellissimo, tanto da essere scelta per il ruolo di Messalina. Fu un successo incredibile, tanto che venne definita “The Queen of Italy” e ricevette onori straordinari a Londra, Parigi, Berlino e Vienna. Nel 1929 la grande occasione a Hollywood grazie alla chiamata della Metro Goldwyn Mayer con un contratto di cinque anni. Rina De Liguoro diventa una delle attrici più pagate al mondo: mezzo milione di lire, negli anni Venti una cifra astronomica. Si trasferisce così in una grande villa a Beverly Hills, ma nel 1931 muore la mamma Lina Buglione, che Rina aveva portato con sé in America e che decide di seppellire ad Alghero. Subito dopo rientra negli States per partecipare, nel 1931, al cortometraggio “Donne e guai” (Chickens come home) al fianco di Stanlio e Ollio. Rina arriva a recitare anche con Greta Garbo in “Romance”, ma non arriva il successo sperato: il cinema è cambiato, lei non conosce bene l'inglese e il cambiamento dal muto al sonoro si rivela difficile da affrontare.

L’avventura americana dura quasi dieci anni. Viste le difficoltà con il grande schermo, Rina De Liguoro tenta nuovamente la carta della musica esibendosi alla Filarmonica di Los Angeles e al Fox Theatre di Hollywood. La casa di produzione non le rinnova il contratto e la De Liguoro torna in Italia. Dopo la morte prematura della figlia, ha una crisi mistica e diventa terziaria domenicana. Si diradano le partecipazioni ai film, comunque di qualità: compare infatti in “Mio figlio Nerone” di Steno (1956) al fianco di Alberto Sordi, Vittorio De Sica e Brigitte Bardot. La sua ultima apparizione sul grande schermo è nel “Gattopardo” di Luchino Visconti (1963), al fianco di Claudia Cardinale, Alain Delon e Burt Lancaster, dove interpreta una principessa malinconica.

Durante la sua esistenza Rina De Liguoro ha sempre detto di essere un’algherese doc, seppure nata a Firenze, e ogni volta che aveva la possibilità tornava in città. Scomparsa a Roma nel 1966, per volere del marit, è stata sepolta al Verano con il costume di Messalina. La città le ha intitolato una via nel quartiere di Sant'Agostino e, nel 2003, un piccolo teatro che ha avuto vita breve, in quanto l'edificio che l'ospitava, in via La Marmora, è di proprietà privata. Una diva come lei, però, merita ben altro.


 

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