Alghero, auto prende in pieno un cinghiale: «Incidente frequente e rischioso»
Ennesimo scontro con animali sulle strade della Riviera del Corallo
Alghero Ancora un incidente, nelle strade della Riviera del Corallo, causato da un cinghiale. È accaduto nei giorni scorsi, lungo la statale 291 che conduce alla borgata di Santa Maria La Palma e all'aeroporto civile. Un'auto modello Fiat Tipo ha colpito in pieno un cinghiale di grossa taglia. Nell'impatto l'animale è morto, mentre la vettura è stata seriamente danneggiata. Fortunatamente nulla di grave per gli occupanti dell'automobile. I rilievi dell'incidente sono stati effettuati dai barracelli e la carcassa dell'animale è stata trasportata presso il centro recupero fauna selvatica di Bonassai. «Su quel tratto di strada gli incidenti causati dagli animali selvatici, soprattutto cinghiali di grossa taglia, sono frequenti – sottolinea il comandante dei barracelli, Riccardo Paddeu –, fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze per l'automobilista, però, se fosse capitato ad esempio a una moto si sarebbe potuto rischiare la vita».
Intanto dagli uffici del Parco di Porto Conte fanno sapere che, rispetto agli anni scorsi, gli incidenti causati da animali selvatici nelle strade algheresi sono notevolmente calati. Sino a qualche anno fa, la Riviera del Corallo aveva il record, in Sardegna, di incidenti stradali causati dai cinghiali. Ora, invece, grazie anche all'attività di abbattimento programmata insieme alla Provincia di Sassari, gli incidenti stradali sono diminuiti notevolmente. Sinora, dall'avvio della campagna di abbattimento, iniziata a dicembre, sono stati abbattuti circa 200 esemplari di cinghiale.
«Da sottolineare – evidenzia il vice presidente del Parco, Adriano Grossi – che l'attività viene svolta una sola volta alla settimana riguarda tutta l'area del Parco di Porto Conte e le zone contigue. In questa attività di selezione sono impegnate 40 persone dislocate in altrettante postazioni. Gli abbattimenti sono costanti e sono eseguiti, in alcune zone lontane dai centri abitati, con l'utilizzo di fucili, oppure in prossimità di case con l'utilizzo delle classiche gabbie. Nei giorni scorsi c'è stato un nuovo incontro con le persone che si occupano della cattura dei cinghiali, e, con loro, stiamo valutando soluzioni più incisive Ad esempio – annuncia Grossi – si sta valutando la classica battuta di caccia al cinghiale nelle zone più critiche dove la presenza degli animali è più elevata. Questo per preservare anche i campi coltivati e i vigneti».
L'attività di abbattimento si concluderà l'ultimo venerdì di maggio, mentre per il periodo estivo si interverrà tramite "chiamata" nei singoli poderi. In pratica, i proprietari di terreni possono chiedere un intervento qualora nei propri poderi ci sia la presenza di cinghiali che possono causare danni alle coltivazioni. Intanto, così come sta accadendo in molte altre città italiane, i cinghiali i stanno avvicinando sempre di più ai centri abitati, il motivo è legato alla ricerca del cibo. Dal Parco, invitano le persone a non gettare mangimi per animali in giro per la città. Un esempio classico è quello che sta accadendo di fronte al Museo di Saint - Exupery a Porto Conte, dove il cibo messo ad una colonia di gatti attrae animali di tutti i generi compresi gli animali selvatici.