Cascà, tonno e pilau: la gastronomia tabarchina filo rosso dei popoli mediterranei
A Pegli l'incontro internazionale sull'arte culinaria dei candidati all'Unesco patrimonio immateriale dell'umanità, ovvero le comunità di Genova, Pegli, Carloforte, Calasetta Tabarka e Nueva Tabarka
CARLOFORTE. Si sono tenuti a Pegli un convegno internazionale sulla gastronomia tabarchina ed un incontro sulla candidatura dell'epopea del popolo mediterraneo di origine ligure a patrimonio immateriale dell'umanità Unesco. Organizzato dal circolo culturale pegliese Norberto Sopranzi, presso il palazzo di vetro della struttura portuale Psa di Voltri, il convegno ha messo a confronto quelle che sono le tradizioni gastronomiche delle cinque comunità tabarchine di Genova - Pegli, Carloforte e Calasetta in Italia, Tabarka in Tunisia e Nueva Tabarca in Spagna.
All'incontro, hanno partecipato varie delegazioni, con in testa gli amministratori delle giunte comunali (tra cui, per la prima volta in Liguria, il neo sindaco di Tabarka Abdallah Rejaibi, eletto a fine giugno con libere elezioni democratiche), esponenti dell'amministrazione regionale ligure, Pro loco, associazioni culturali, studiosi, scrittori, chef ed enologi, che hanno illustrato le peculiarità tabarchine con focus sull'enogastronomia, quali cascà, tonno, pilau e farinata, accompagnate da ottimi vini delle cantine di Calasetta e Carloforte. A fare da cornice alla rassegna, la mostra tematica della pittrice Ada Tattoli "Sentieri nel Mediterraneo".
Con l'associazione franco tunisina "Le Pays Vert - La Tunisie du Nord Ouest", che coordina il gruppo di lavoro per la candidatura Unesco, si è fatto il punto su quanto manca al dossier per giungere completo ai tavoli parigini dell'Unesco, con particolare riferimento all'approvazione dei singoli governi nazionali richiedenti (di Tunisia, Italia e Spagna), trovando, per voce dell'assessore al turismo di Genova Paola Bordilli e dell'assessore regionale alla cultura Ilaria Cavo pieno sostegno per ottenere il consenso del Ministero della Cultura e fornire l'appoggio necessario ad iniziative che riguardano congiuntamente le cinque comunità tabarchine.
Tra quelle programmate, nel giugno del prossimo anno spicca la "Rotta del Corallo", una traversata evocativa delle antiche vie marittime commerciali, avviate dalla nobile famiglia genovese dei Lomellini nel 1500 fra Tabarka e Genova, da cui l'inizio dell'epopea tabarchina che portò, nel 1700, alla fondazione di Carloforte, Calasetta e Nueva Tabarca.