La Nuova Sardegna

Cagliari

La denuncia sui social

Cagliari, cerca di intervistare una cantante napoletana: giornalista pestato

Cagliari, cerca di intervistare una cantante napoletana: giornalista pestato

La vittima della presunta aggressione è il cronista televisivo Antonello Lai, meglio noto come tziu Lai

04 luglio 2023
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Cagliari Pestato selvaggiamente mentre cercava di fare il suo lavoro di giornalista, nella circostanza intervistare una cantante napoletana che si sarebbe dovuta esibire da lì a poco in un locale nel quartiere di Is Mirrionis. Antonello Lai, meglio noto come “tziu Lai”, cronista televisivo spesso impegnato in servizi in ambienti difficili, sarebbe stato colpito al volto con alcuni cazzotti e in altre parti del corpo. Accompagnato poi al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Trinità dal 118, è stato medicato per traumi facciali e altre parti del corpo, e poi dimesso.

Però ci sarebbe anche un’altra versione riguardo i traumi al volto. Il naso rotto se lo sarebbe procurato da solo cadendo faccia in terra al di fuori del locale, come documentato dalle immagini del sistema di videosorveglianza del locale finite nelle mani della polizia. Mentre le telecamere interne non avrebbero registrato immagini di pestaggio. Sul caso sta investigando la squadra mobile della questura di Cagliari, che però mantiene uno stretto riserbo. Un primo rapporto sarebbe stato già presentato negli uffici del tribunale della Procura. Al momento non ci sono querele da parte del giornalista.

Secondo quanto raccontato dal giornalista, Antonello Lai avrebbe chiesto con un sms nei giorni scorsi di essere accreditato nel locale per intervistare la cantante e tiktoker napoletana Rita De Crescenzo che sta portando in giro per l’Italia il suo spettacolo “Svergognata”. L’autorizzazione alla intervista non sarebbe però arrivata, ma Lai si sarebbe presentato ugualmente all’ingresso del locale, chiedendo di entrare. Sempre secondo quanto emerso, gli addetti alla security nel locale glielo avrebbero vietato e gli avrebbero fatto presente che era una festa privata e che pertanto non poteva accedere senza specifico invito. Ci sarebbe stato un confronto abbastanza teso, a cui avrebbero preso parte anche altre persone. Da qualcuna di esse sarebbero partiti i colpi che hanno rotto il naso al giornalista, con conseguenti tumefazioni al viso, come documentano le foto che il cronista ha pubblicato sui social nel condannare l’aggressione nei suoi confronti.

«A volte mi domando che prezzo ha la coerenza, la voglia di comunicare una grande verità, una importante inchiesta o anche un reportage di colore per meglio fare comprendere tendenze, modi di essere, se non mondi di appartenenza». E ancora, in riferimento alla foto con occhi tumefatti e naso rotto : «Qual è il suo costo sulla tua pelle? Il suo prezzo in libertà e incolumità. Questa sta diventando la nostra città, se mi permettete... sempre più violenta». Solidarietà al giornalista è stata espressa dall’associazione Stampa Sarda. (l.on)

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