La Nuova Sardegna

Cagliari

Il dramma a Cagliari

Il giallo dei fidanzati, la madre di Paolo: «Lui e Manola si amavano, erano felici». Le novità sulle ricerche a Cala Fighera

di Luciano Onnis

	Il capo della Squadra mobile Davide Carboni con i genitori di Paolo Durzu, in piccolo Manola Mascia e lo stesso Durzu (fotoservizio di Mario Rosas)
Il capo della Squadra mobile Davide Carboni con i genitori di Paolo Durzu, in piccolo Manola Mascia e lo stesso Durzu (fotoservizio di Mario Rosas)

Lei è stata ritrovata cadavere, lui è scomparso dalla sera di martedì 18. Le telefonate e i messaggi dei genitori senza risposta, poi l’allarme alla Polizia

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Cagliari «Abbiamo mandato un messaggio a Paolo per chiedere se tornasse a cena ma non abbiamo ricevuto risposta. Poi mi ha chiamato la madre di Manola, anche lei preoccupata perché la figlia non era rientrata a casa. Verso le 22.30 è venuta a casa nostra, a quel punto abbiamo deciso di chiedere aiuto». E’ il drammatico racconto di Antonella Contu, la madre di Paolo Durzu, il 32enne di Quartu di cui si sono perse le tracce dalla sera di martedì 18 marzo. Il corpo della sua fidanzata Manola è stato ritrovato mercoledì 19 nel primo pomeriggio nelle acque di Cala Fighera, l’ipotesi è che la ragazza possa essere scivolata durante una passeggiata sulla scogliera. Ma a rendere più intricato il quadro è il fatto che sulla riva è stato recuperato il borsello di Paolo Durzu, contenente i suoi documenti personali.

Le ricerche del giovane vanno avanti senza sosta, per terra e per mare. A seguire il lavoro degli investigatori la madre Antonella e il padre Antonio Durzu. Antonella allontana l’ipotesi dell’omicidio-suicidio: «I ragazzi si amavano tantissimo, stavano insieme da due anni e mezzo ma erano amici da molto prima. Andavano d’accordo, non c’era alcun problema tra loro».

Intanto nella tarda mattinata di oggi 20 marzo  nella caletta sono stati trovati una tracolla di borsello e una specie di pastrano nero, che però non è detto appartenga a uno dei due ragazzi. Sul posto il capo della squadra mobile di Cagliari Davide Carboni e il medico legale Roberto Demontis. Nel pomeriggio Demontis farà una prima tac sul cadavere di Manola Mascia, che presenta una confusione cranica presumibilmente procurata con la caduta. La Squadra mobile smentisce che ci siano testimoni che avrebbero visto la coppia insieme a Cala Fighera nelle ore precedenti al ritrovamento del cadavere della ragazza.

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