La Nuova Sardegna

MACOMER. La delibera di approvazione del consuntivo 2013 è stata annullata e il consiglio comunale è stato convocato per il 31 luglio per riapprovare il bilancio, ma anche per compiere gli atti propedeutici alla discussione e al voto sul bilancio dei previsione 2014, che comprendono l’applicazione delle aliquote Tasi e Tari e dell’addizionale Irpef. I consiglieri di minoranza Giuseppe Ledda, Giuseppe Pirisi, Riccardo Uda e Federico Castori hanno lanciato l’allarme sugli aumenti della Tasi e dell’addizionale Irpef, ma anche della tassa di nettezza urbana, «che – hanno detto – in una situazione economica difficilissima, determineranno un ulteriore e pesante aggravio che complicherà la vita a famiglie e operatori». Per i consiglieri di minoranza, la giunta «fa confusione» nella gestione delle risorse finanziarie. «Si assiste allo stravolgimento di posizioni dichiarate a fine maggio quando – ha detto Giuseppe Ledda –, in sede di approvazione del regolamento Iuc, l’assessore Congiu annunciò la scelta precisa di confermare la Tasi nella percentuale minima dell’1 per mille». Giuseppe Pirisi è intervenuto spiegando che, non solo non si applica il minimo, ma si raddoppia. «In sei mesi – ha detto – il fabbisogno viene portato da 676 mia euro a un milione e mezzo. Sindaco e giunta dissero invece che non avrebbero messo le mani in tasca ai cittadini». Riccardo Uda ha spiegato che a svuotare le tasche contribuirà anche l’aumento delle addizionali Irpef. «Per la fascia più bassa – ha detto – aumenta del cinquanta per cento. A tutte le altre è stato aggiunto lo 0,20 per cento». Federico Castori parla di scelte inspiegabili. «Quanto per finanziare un servizio abbiamo proposto un lieve aumento – ha detto –, ci hanno detto di no. Ora si fanno pagare i servizi e aumentano pesantemente le tasse». (t.g.t.)