La Nuova Sardegna

SINISCOLA. Il Comune a furia di bussare, poco ci manca che sfondi la porta della Regione. Solo che a Cagliari tardano ad aprire, anche quando al centro della richiesta c’è una vertenza molto delicata: quella delle case popolari. A Siniscola l’emergenza abitativa è in pieno corso. Il numero delle famiglie che chiede l’assegnazione di un alloggio dell’Area è in costante aumento. L’elenco ha superato da un pezzo quota 120, tanto che la giunta ha sottolineato l’esigenza di procedere con la realizzazione di nuove case e l’acquisizione di ulteriori immobili per dare una prima risposta alle esigenze del territorio. Nei giorni scorsi, così, il sindaco ha inviato una nuova richiesta di sollecito alla Regione affinché sblocchi la questione, impantanata tra le lentezze della burocrazia. «Nel marzo 2013 – si legge nella nota – il direttore generale di Area aveva accolto la proposta del nostro Comune per la permuta delle aree necessarie alla realizzazione di 9 alloggi. La pratica è però ferma. Nei mesi scorsi abbiamo inoltre proposto alla Regione l’individuazione sul mercato locale di 15 alloggi, da acquistare o recuperare, da destinare a canone sociale». Le risposte languono, dalla Regione. L’emergenza abitativa, però, diventa sempre più opprimente. Il primo cittadino si appella al governatore Francesco Pigliaru e all’assessore regionale ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, per dare una svolta al problema in tempi celeri, prendendo in considerazione le proposte formulate dalla giunta siniscolese o illustrandone di nuove. La richiesta ha carattere di urgenza. Il numero delle persone che hanno necessità di una casa popolare è in crescita, anche a causa della crisi economica. Il Comune chiede il sostegno della Regione, sperando che finalmente arrivino risposte positive. (salv.mart.)